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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 GENNAIO 2025

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I nostri politici dilettanti con stipendi da professionisti Oliverio atto secondo!

I nostri politici dilettanti con stipendi da professionisti Oliverio atto secondo!
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Il centrosinistra in Calabria ha (già) fallito! Viene commissariato da Roma, l’esecutivo che circa otto mesi fa aveva sancito la vittoria di Oliverio a guida della Regione Calabria del dopo Scopelliti.

Si dimostra sempre più una incapacità di reggere le sorti esecutive di una regione, che non riesce a produrre una classe politica dirigente. Per reggere e dare legittimazione ad un bluff politico regnato dall’astensionismo, come le ultime elezioni di novembre, si è dovuto rivolgere alla solita tecnica dei “professori”, persone esterne alla politica che la storia ci insegna, sia nazionale che regionale, non hanno mai portato nulla di buono. Anzi, hanno creato dissapori, producendo solo malumori e tecnicismi pericolosi che hanno sempre fatto perdere le elezioni successive a chi si è accostato in queste scelte. D’altronde, Oliverio l’aveva detto che voleva solo un mandato e poi si sarebbe messo da parte. Non pensava però che avrebbe “chiuso” nel peggiore dei modi, ma si sa, chi è causa del suo male, pianga se stesso. L’unica novità positiva sta nella nomina di tre assessori al femminile, finalmente un giusto riconoscimento al mondo delle donne così tanto vituperato e non considerato dalla politica maschilista di questi ultimi anni.

È triste constatare che un governatore della Calabria sia stato costretto a dare una sterzata alla sua giunta e cambiarla per un’indagine della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, dovuta allo scandalo dei rimborsi di Palazzo Campanella. Diciamo anche che Oliverio si è anche complicato la vita inserendo nel proprio esecutivo personaggi come Nino De Gaetano ed altri, nulla da cui vergognarsi, ma che partivano con un handicap mediatico a seguito di informative di polizia, del rifiuto da parte dell’ex ministro Lanzetta ad entrare per la presenza di tali personaggi, e che ha contrassegnato un punto negativo all’ingresso di questo esecutivo regionale.

Oliverio in questi giorni ha dovuto ingoiare bocconi amari per i troppi rifiuti “no grazie”, ricevuti da ex senatori, ex prefetti, docenti universitari prima di varare questa giunta. Alla fine ce l’ha fatta ed ora non dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, avere più alibi. Non si sa mai! Visto che il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Cafiero de Raho, aveva dichiarato durante la conferenza stampa dello scandalo “Rimborsopoli” che le indagini non sono ancora chiuse e che c’è ancora da valutare i riscontri penali di quanto aveva deliberato la Corte dei Conti e soprattutto, rilasciando un’affermazione in quel contesto che apre molti dubbi, ossia “che non c’è una fetta della Calabria non controllata dalla criminalità organizzata”: Cosa voleva dire? E proprio in quel contesto?

Tornando all’esecutivo ed alla politica, quasi sicuramente non mancheranno i mal di pancia dei diversi consiglieri regionali di maggioranza, che (giustamente) si vedono come dei numeri e dei “alzatori di mano” per votare quegli atti che un esecutivo esterno alle loro ambizioni, attuerà nel suo percorso. Loro che hanno lottato e lavorato sul territorio per avere i voti che ha consentito Oliverio a sedersi su quella poltrona, si vedono relegato solo il ruolo di spettatori e comparse con diritto di voto.

John Fitzgerald Kennedy, in un discorso tenuto in un’università americana disse, “Se i politici si occupassero un po’ più di poesia e i poeti un po’ più di politica, forse si vivrebbe in un mondo migliore”. Chi saranno i poeti amati dai nostri politici calabresi? Semmai ne conoscono uno o la poesia stessa!