I numeri (?) del Coronavirus in Calabria. 4.285 in isolamento domiciliare e gli altri? “I conti qualche volta non tornano. Ma io sono duca” ed è così che si consuma l'amara pandemia
Questi sono i numeri del Coronavirus in Calabria, in effetti c’è un complotto vero e proprio contro l’economia di questo paese, vuoi vedere che mo’ la salute conta di più? Menzogne di regime, il coronavirus in Calabria non esiste, è solo un’invenzione di Conte, Speranza e di Topo Gigio.
Uniamoci contro il complotto di regime e alziamo le barricate per la rivoluzione, tutti in piazza contro l’invasore. Tutta la colpa è dell’ormai ex commissario Saverio Cotticelli, reo di essere stato nominato dal governo irresponsabile, ma dimenticando che quel governo di irresponsabili era formato sì dal premier Conte, ma aveva anche un vicepremier come Matteo Salvini il quale, sia lui che i suoi accoliti gridano allo scandalo. Correva il mese di gennaio del 2019 e così fu che Cotticelli “sbarcò” in terra calabra, ancora priva del corto di Muccino, ma con le patate mpucchiuse ben calde e pronte da mangiare. La ‘nduja c’era, formaggio pecorino del Monte Poro e un Cirò d’annata e, intanto Muccino sognava clementine d’estate e coppola e mandolino nelle piazze.
D’altronde il caro Flaiano ci disse che “L’italiano ha un solo vero grande nemico: l’arbitro nelle partite di calcio, perché emette un giudizio”, ma è pur vero, (ri)citandolo, “il cretino è sempre pieno di idee”. In effetti…
I posti in terapia intensiva sono “variabili” da 106 a 152, anzi no, 146 integrabili a 152. Né per me né per voi, facciamo cento e passa…:
“227 ricoverati (84 a Cosenza; 54 a Catanzaro; 17 a Crotone; 6 a Vibo Valentia; 66 a Reggio Calabria).
16 terapia intensiva (4 a Cosenza; 7 a Catanzaro; 5 a Reggio Calabria)
136 deceduti dall’inizio della pandemia (7 dalla “seconda ondata”)
4.285 in isolamento domiciliare (dei quali 1.856 nella provincia reggina)”. Forse eh, ma a mio avviso ci sono molti, ma molti di più ancora da dichiarare positivi perché francamente i conti non tornano! Ma d’altronde come diceva Totò, “I conti qualche volta non tornano. Ma io sono duca”.
(GiLar)