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I parlamentari pentastellati scrivono ai sindaci silani

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«Intervenire per far luce sui requisiti di Michele Laudati in merito all’incarico di direttore del Parco nazionale della Sila, che dura da 9 anni benché, stando al Corriere della Sera, sia stato dichiarato inabile totale al lavoro». È il messaggio che, attraverso una lettera inviata tramite pec, i parlamentari M5s Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela e Federica Dieni hanno lanciato ai 21 sindaci dei comuni del Parco nazionale della Sila. «Dato il perdurante silenzio di Sonia Ferrari, commissario appena confermato dal ministro dell’Ambiente, è giusto – spiegano i parlamentari M5s – che anche i sindaci interessati si attivino per ottenere un chiarimento doveroso e dirimente. Ancora non sappiamo se Laudati sia o meno inabile per il ruolo di direttore del Parco nazionale della Sila, che finora gli ha fruttato almeno 900 mila euro, a partire dal 2006». «Se la posizione di Laudati è regolare, come ci auguriamo, non c’è motivo per cui il commissario Ferrari debba tacere ancora, legittimando sospetti. Se, invece, è vero quanto riportato dal Corriere della Sera, Laudati – proseguono i parlamentari M5s – deve restituire quasi un milione di euro ai cittadini, i cui rappresentanti sono proprio i sindaci. Quando verso un’amministrazione pubblica sorge un dubbio fondato, è fondamentale scioglierlo subito». «Con il coinvolgimento dei sindaci – concludono Nesci, Morra, Parentela e Dieni – speriamo che ci siano risposte immediate e che anche i media collaborino a questa iniziativa di legalità e trasparenza per la Calabria, che non vuole divisioni».