I sette scioperanti hanno rotto il muro del silenzio e il dialogo non può prescindere dal rispetto delle regole!
redazione | Il 25, Set 2011
Vertenza centro commerciale “Le Palme” Palmi: Valerio Romano (Cgil), “Abbiamo dato il tempo all’azienda, anche durante i mesi estivi, di regolarizzare le varie situazioni e gli stessi lavoratori hanno dato la propria disponibilità al confronto ed al dialogo”
I sette scioperanti hanno rotto il muro del silenzio e il dialogo non può prescindere dal rispetto delle regole!
Vertenza centro commerciale “Le Palme” Palmi: Valerio Romano (Cgil), “Abbiamo dato il tempo all’azienda, anche durante i mesi estivi, di regolarizzare le varie situazioni e gli stessi lavoratori hanno dato la propria disponibilità al confronto ed al dialogo”
PALMI – In merito alle dichiarazioni apparse sui giornali da parte dell’azienda, che accusano il sindacato ed i lavoratori di protagonismo, a seguito dello sciopero di giorno 23 Settembre, ci duole percepire da quelle dichiarazioni, che non c’è nessun intento di dialogo e che le intenzioni dell’azienda sono solo quelle di imporre la propria volantà a discapito dei diritti dei lavoratori.
Abbiamo dato il tempo all’azienda, anche durante i mesi estivi, di regolarizzare le varie situazioni e gli stessi lavoratori hanno dato la propria disponibilità al confronto ed al dialogo. Ma a settembre tutto ciò si è inclinato, perché di colpo quelli che erano considerati tra i migliori dipendenti dell’azienda, sono stati colpiti uno dopo l’altro da sanzioni disciplinari senza senso (guarda caso dopo l’iscrizione al sindacato), e pure questi lavoratori cosa chiedevano e cosa chiedono? Chiedono dei turni ben visibili e dove vengono rispettate le 40 ore settimanali, chiedono il pagamento di quelle ore straordinarie effettuate e che non sono mai state retribuite a partire da cinque anni a questa parte, chiedono il pagamento delle mensilità arretrate e chiedono il ritiro di quelle sospensioni immotivate e non dimostrate e quindi di non essere continuamente insultati da chi con l’arroganza che dimostra oggi, nel dire che cerchiamo solo visibilità, attacca i lavoratori giorno dopo giorno sul posto di lavoro pensando che tutto gli è concesso. Sette erano i dipendenti su quaranta, che venerdì hanno scioperato, ma direi che sono stati sette coraggiosi, perchè hanno avuto l’audacia di spezzare quel muro del silenzio e della paura che non consente a tutti di alzare la testa per richiedere i propri diritti. Numerosi erano gli ex dipendenti che si sono fermati all’uscita del centro commerciale, allo stesso modo come questi che oggi hanno scioperato, hanno avuto il coraggio di dire no alle prepotenze, aprendo numerose vertenze nei confronti della proprietà del supermercato. E allora ci chiediamo, chi è in difetto? Chi chiede il rispetto delle regole e dei diritti? O chi le regole e le persone non le vuole rispettare? Da quanto dura questa crisi, visto che gli orari di lavoro non sono mai stati rispettati e nemmeno i contratti? Quando avremo l’opportunità di vedere una copia dell’ultimo bilancio, visto che ai tavoli di concertazione nonostante le numerose richieste, non sono mai arrivati? Degli interrogativi, a cui vorremmo delle risposte al più presto.
Come Filcams Cgil della piana, ci dimostriamo fin da subito e come già abbiamo fatto nei mesi scorsi, disponibili al dialogo, ma il diagolo deve partire da alcuni presupposti necessari, il rispetto delle persone, il rispetto dei contratti e il rispetto degli orari di lavoro.
Avvieremo nei prossimi giorni un confronto anche presso la Prefettura di Reggio Calabria, al fine di tutelare i lavoratori e al fine di migliorare le condizioni di lavoro degli stessi, e siamo pronti se la proprietà non dimostrerà vero dialogo ad avviare le procedure legali per il rispetto dei diritti.
REDAZIONE@APPRODONEWS.IT