I sindacati, “Intervenire prima che sia troppo tardi” Coronavirus il grido di allarme della triplice sindacale sulla sanità reggina
In un momento così delicato e difficile, considerato che in altre Regioni d’Italia il fenomeno COVID-19 ha messo in ginocchio realtà sanitarie d’eccellenza e nonostante la disponibilità di migliaia di posti di Terapia Intensiva non si riesce a far fronte al dilagare del contagio, nella nostra realtà bisogna utilizzare quel poco di vantaggio temporale e ridurre al massimo la diffusione, consapevoli che in caso di propagazione della malattia, il nostro sistema Regionale non potrà mai garantire un’adeguata risposta.
Nell’ASP di Reggio Calabria la condizione è veramente preoccupante e nonostante i limitati casi verificatisi, si sta veramente rischiato tanto.
Si apprezzano gli sforzi della Direzione Strategica che sta predisponendo percorsi dedicati, proprio per evitare che il Virus contamini le Strutture Ospedaliere ma bisogna segnalare che la carenza di Personale impedisce di dotare le Strutture d’emergenza che sono rappresentate dalle tende fuori dalle Unità Operative di Pronto Soccorso, di Personale dedicato e ben fornito di presidi di protezione individuale.
Si assiste quotidianamente al riutilizzo di materiale rigorosamente monouso, addirittura da sostituire più volte durante la giornata, nel rispetto della normativa e delle procedure di limitazione della diffusione.
Non permettere al Personale all’esterno ed all’interno di applicare i percorsi adeguati espone a più generi di rischio, il primo legato alla possibilità che l’Operatore contragga l’infezione e il secondo che la diffonda all’interno della Struttura Ospedaliera.
Le tute monouso vengono utilizzate oltre una settimana e le mascherine chirurgiche che già non proteggono l’Operatore dal COVID-19, si usano per diversi giorni.
I presidi rischiano di divenire serbatoi di germi vari e con molta probabilità anche di Virus ad alta capacità di contagio come il COVID-19.
La CISL FP e CISL Medici nel più responsabile livello di tutela dei Lavoratori che passa da un forte senso di collaborazione con la Direzione Strategica dell’ASP di Reggio Calabria, lancia un segnale che andrebbe immediatamente colto e utilizzato per ridurre il pericolo che può derivare da una disorganizzazione ormai da anni acclarata e non più sopportabile, unita ad una scarsezza di mezzi che potrebbe indurre il Personale Sanitario ad esporsi e favorire una maggiore diffusione della Pandemia in atto.
Ormai l’immagine di Operatori che con la stessa tuta percorrono tutti gli angoli degli Ospedali per consegnare campioni e ritirare referti cartacei è una realtà passata in sordina, vanno applicate le procedure, utilizzata l’informatizzazione, forniti i DPI necessari a praticare le giuste manovre all’interno degli ambienti a rischio, nelle aree intermedie e in quelle interne degli ospedali.
Fingere che tutto stia andando bene, visto che i Presidi COVID vedi Gioia Tauro, come i percorsi COVID al Locri e Polistena, non sono stati completati, rischia di esporre i pochi Operatori in servizio a non contenere la diffusione, velocizzandone il contagio.
La fortunosa distanza dal Nord Italia ha finora aiutato la nostra Provincia, adesso bisogna intervenire con competenza, responsabilità e controllo assiduo su ogni fase delle linee guida emanate a livello Nazionale e recepite a livello Aziendale anche nella considerazione di probabili focolai nascenti nei comuni di Rosarno e Taurianova.
Le Direzioni Sanitarie di Presidio e tutti i Livelli coinvolti, direttamente o tramite delegati, devono essere disponibili in tutto l’arco delle 24 ore ed ogni giorno, rintracciabili tramite intervento del Centralino di ogni Struttura di riferimento, garantendo un forte coordinamento e collegamento tra i vari attori interessati, coinvolgendo concretamente anche i Direttori dei Distretti, i Medici del Territorio e del Dipartimento di Prevenzione, visto che il contenimento del contagio inizia dal territorio e tale organizzazione eviterebbe un più razionale impiego del 118.
Se non si capisce che si è in emergenza ed ognuno è tenuto a fornire il proprio apporto, vuol dire che non si è coscienti della gravità del momento e questa mancanza di consapevolezza rischia di esporre ancora di più gli Operatori che sono in prima linea e spesso si sentono abbandonati ed umiliati.
Si auspica che le procedure per il reclutamento di nuove forze siano a buon punto e che presto nuovi Professionisti medici e del comparto, possano indossare i presidi utili per affiancare gli Operatori presenti nella riduzione della diffusione e nella cura, in caso del conclamarsi della malattia.
Considerata l’iniziativa del Governatore che dispone l’effettuazione del tampone a tutti gli Operatori Sanitari, si chiede di voler organizzare un’Equipe che garantisca in modo rapido ed efficace il prelievo e l’invio del campione anche per gli utenti suscettibili di controllo, nei Laboratori Aziendali all’uopo attrezzati, per ridurre i tempi ed evitare lunghe attese ed occupazione inutile dei luoghi dedicati.
Si auspica inoltre una COSTANTE presenza sul territorio della DIREZIONE AZIENDALE al fine di dare risposte pronte ed immediate ad urgenze che potrebbero nascere, coerentemente con l’impegno e la presenza che i Sindaci della Provincia stanno dimostrando.
CISL Funzione Pubblica CISL Medici
Il Segretario Generale Il Segretario Generale Reggente
Vincenzo Sera* Giovanni Calogero*
Il Segretario Generale Agg. Il Segretario Aziendale
Giuseppe Rubino* Francesco Loschiavo*