I Sindaci della Piana, fortemente preoccupati dell’impatto che sta producendo l’emergenza rifiuti sulle singole comunità Gravate di costi e disservizi per responsabilità non proprie, hanno scritto al sindaco Falcomatà ed al Presidente Spirlì
Il Comitato esecutivo dell’Associazione “Città degli Ulivi”, riunitosi d’urgenza a Cittanova, ha esaminato la situazione di fatto creatasi in merito alla gestione dei conferimenti di RSU nell’ambito territoriale.
E’ emersa, ancora una volta, la perdurante criticità nella programmazione dei conferimenti che non rispondono, in alcun modo, agli sforzi profusi dai Comuni.
Si continua a perseverare con una gestione approssimativa e discrezionale, priva di criteri oggettivi, sia per quanto riguarda la quantità autorizzata che per ciò che concerne i turni di conferimento.
Il tutto si riflette pesantemente sui Comuni, particolarmente su quanti effettuano un servizio di raccolta differenziata e, con notevoli sacrifici, cercano di rispettare le direttive in materia e le scadenze per il pagamento del tributo.
Inoltre, i preposti uffici della Città Metropolitana continuano a comunicare il programma dei conferimenti con notevole ritardo rispetto ai tempi che sarebbero necessari per una adeguata organizzazione dei trasporti.
Con l’occasione i Sindaci della “Città degli Ulivi” hanno accolto positivamente la proposta del Sindaco metropolitano in merito alla riattivazione dei conferimenti della frazione organica presso l’impianto di Vazzano, mediante le necessarie iniziative, da assumere da parte della Regione Calabria, non esclusa l’ipotesi di requisizione dell’impianto.
In ogni caso i primi cittadini rappresentano alla Città Metropolitana l’assoluta indifferibilità di provvedimenti idonei per una migliore organizzazione del servizio che tenga conto delle problematiche e delle esigenze che i Comuni devono affrontare quotidianamente.
Si ritiene non più tollerabile una gestione confusa, senza un chiaro indirizzo programmatico, da legare comunque a criteri oggettivi e condivisi.
Non si può accettare che le singole comunità paghino i ritardi e la disorganizzazione degli uffici delegati ad un servizio così delicato e vitale per il nostro territorio.