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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Mimmo Talarico: “I soldi per gli Lsu-Lpu? Ecco perché ho votato contro”

| Il 17, Nov 2013

“E’ assolutamente intollerabile che oggi, dopo tante occasioni sprecate e tavoli istituzionali esperiti, si debba prendere atto che nelle casse della Regione non ci sono nemmeno i soldi per pagare sussidi e integrazioni fino a Natale”

Mimmo Talarico: “I soldi per gli Lsu-Lpu? Ecco perché ho votato contro”

“E’ assolutamente intollerabile che oggi, dopo tante occasioni sprecate e tavoli istituzionali esperiti, si debba prendere atto che nelle casse della Regione non ci sono nemmeno i soldi per pagare sussidi e integrazioni fino a Natale”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:
Quello degli Lsu-Lpu in Calabria è un caso estremo di lavoro precario istituzionalizzato che si trascina ormai da circa vent’anni. La politica, sia nazionale che regionale, non ha lesinato promesse a queste persone nel corso di questi anni, ma alle parole non sono seguiti mai fatti concreti, anche quando le condizioni generali del paese, della sua economia, dei suoi conti pubblici, era certamente migliore di quella attuale.
E’ assolutamente intollerabile, pertanto, che oggi, dopo tante occasioni sprecate e tavoli istituzionali esperiti, si debba prendere atto che nelle casse della Regione non ci sono nemmeno i soldi per pagare sussidi e integrazioni fino a Natale. Altro che stabilizzazioni e svuotamento del bacino!
C’è una responsabilità del Governo centrale in questo? Certamente. Ma c’è una forte responsabilità della Giunta regionale che, da cifre alla mano, non ha rispettato i suoi impegni al momento dell’approvazione del bilancio per l’esercizio 2013. Di fatto, mentre da un lato si è comunicato (dicembre 2012) agli enti utilizzatori che le convenzioni si intendevano prorogate anche per il 2013, dall’altro non si è provveduto a garantire la piena copertura del relativo fabbisogno finanziario. Ciò nonostante fosse chiara l’entità della spesa storica per questo comparto. Questo per l’anno in corso. E per il 2014?
Nell’ultimo Consiglio regionale è andata in scena una commedia avvilente. Fuori dal palazzo migliaia di lavoratori chiedevano risposte certe e dal governo della Regione arrivavano mezzi impegni, balbettii, rimpalli di accuse. Il risultato, poi, è stato ben al di sotto delle aspettative e del dovuto, confuso anche rispetto agli impegni che la Giunta aveva assunto nelle riunioni, con sindaci e sindacati, che avevano preceduto i lavori dell’Assemblea.
E così, mentre fuori si chiedevano impegni concreti per i sussidi e per le stabilizzazioni, dentro il Palazzo non si riusciva ad andare oltre un impegno a variare il bilancio per assicurare la copertura di un paio di mensilità! Con l’aggravante che le stesse risorse sarebbero state sottratte al mondo del terzo settore. Da una prima analisi della variazione di bilancio effettuata emergerebbe infatti uno storno di oltre 5 milioni di euro dal capitolo su cui il 13 ottobre scorso erano transitate le risorse del fondo nazionale per le politiche sociali (FNPS).
Ho votato contro. Perché sto dalla parte dei lavoratori, dei quali credo di aver compreso le reali esigenze. Perché la si deve smettere di occuparsi dei problemi veri della gente solo quando questi esplodono, quando diventano emergenze. Perché è inaccettabile che a pagare il conto dell’irresponsabilità della Giunta regionale siano i più deboli della nostra società.
Il 21 si riunirà a Roma il tavolo tecnico istituito presso la Presidenza del Consiglio per affrontare il problema dello svuotamento del bacino. Mi auguro che non si tratti di un’altra buona occasione per perdere tempo e rinviare il problema. Il Governo delle larghe intese deve dire chiaramente quali sono i suoi impegni per la Calabria, una regione al collasso, dove tra Lsu-Lpu, percettori di assegni di cassa integrazione e mobilità in deroga, altri precari della pubblica amministrazione, conta ormai un esercito di quasi trentamila disperati, che, sommati alle decine di migliaia di disoccupati e di giovani inoccupati, costituiscono una vera e bomba ad orologeria.
Ma anche la Regione deve fare la sua parte, individuando le vere priorità, abbattendo gli sprechi e i costi esorbitanti del clientelismo. Nel merito deve dire con chiarezza se gli Lsu-Lpu sono in cima ai suoi pensieri, oppure costituiscono solo un esercito di riserva per manovre elettorali da tenere saldamente al guinzaglio della precarietà.

Mimmo Talarico, consigliere regionale

redazione@approdonews.it