I Vitalizi della vergogna in salsa calabra: ma chi è il Richelieu che sta dietro questa trama, con il “favore delle tenebre”? Dopo la pessima figuraccia fatta dinanzi a tutto il paese, il consiglio regionale calabrese è stato convocato il 3 giugno alle ore 13 per porre rimedio a quella sciagurata legge firmata da tutti. Ma manca ancora un tassello, chi l’ha voluta e perché?
Al di là di come andrà a finire la storia di quella legge “salva-vitalizi”, la n. 5/2020 approvata in Consiglio Regionale da maggioranza ed opposizione, è stata scritta una delle pagine più vergognose della storia politica calabrese, visto pure il momento drammatico che abbiamo attraversato. E la paura è che non è stata la prima volta né sarà l’ultima perchè, tant per annoiarci vista la “prefazione”, ne vedremo ancora delle belle.
Non c’è peggiore cosa di essere beccati con la mano nella marmellata per poi porre rimedio e prima ancora, giustificarsi e risolvere il “danno”. Che da quello che si evince sarà dato un epilogo a questa vergogna il 3 giugno alle ore 13 con un consiglio regionale convocato ad hoc dal presidente Tallini.
Le riflessioni sono tante, e ahimè ci ritroviamo nell’opera buffa di Brecht, dall’inizio della legislatura di quel 26 gennaio scorso, poche convocazioni del consiglio, giunta fatta in ritardo (e male), supercazzole peggio del migliore conte Mascetti., da quei 25 mila tablet in piena pandemia, che nessuno ha mai visto specie se leggi che c’è un atto di indirizzo datato 9 aprile, e poi arriva il Mascetti di turno e dice, i tablet saranno consegnati a settembre (sic!). Cioè la spari grossa perché i ragazzi non possono andare a scuola, e quindi li aiuti a studiare a casa dandogli un supporto informatico, facilitando lo studio in fase di pandemia, nel periodo della stessa, deliberi un atto di indirizzo il 9 aprile, si dice che qualcuno (e la cosa è vera), che l’abbia ricevuto ed era vetusto rispetto alle condizioni informatiche che servivano. Poi, causalità, il governo dice che riaprirà a settembre le scuole, tu furbo (ma non tanto), affermi che i tablet saranno consegnati a settembre. Qui siamo alla saga delle banane in fiore…
Oggi, tralasciando quelle uscite della presidente Jole Santelli da Letterman Show, la battuta fredda al momento giusto con una temperatura corporea a 37.5 salvo condizione di calore esterno, con la speranza che non si estinguono i rettili che ci sono in noi.
Ma oggi quella “porcata” votata da tutti, sì qualcuno non c’era nella votazione, ma attenzione, è stata firmata da tutti i capigruppo presenti in consiglio regionale. Anche se presentata da quel Graziano dell’Udc che dalle sue parole, francamente disarmanti, “Si illustra da sé”, così come si illustra da sé quella enorme figura di merda fatta davanti ai tanti calabresi specie nei riguardi di quelli che oggi faticano finanche a mangiare.
Per non parlare delle opposizioni, chi dice come il Pd, “una tempesta in un bicchier d’acqua”, ed ecco che con questa affermazione la Lega schizza nei sondaggi come anche FdI, il Pd resusciterebbe anche i morti quando parla, in ogni latitudine. Ma arriva, come sempre, per ultimo. Perché prima c’è stato quel Callipo, l’uomo anti-casta, quello che voleva tagliare tutti i privilegi che di colpo si trasforma nel nuovo Scajola di Calabria, facendo l’ingresso nel club definito “A sua insaputa”. Poi Salvini che la condanna fermamente, ma che nessuno l’ha avvisato che tra i firmatari c’è pure la Lega con Tilde MInasi. Le comiche finali. E poi altri come un circo che per porre rimedio, si arrampicano sugli specchi, alcuni parlano come fossero ragazzini e come facevamo noi ragazzi quando giuravamo le nostre mamme, “Sull’onore di mia mamma che sono così”. Ridicoli, seriamente ridicoli. Questa consiglio regionale non piace. Non piace chi compone la giunta, e non piacciono quelle facce che rappresentano delle idee, a volte fanno pure paura. Sembrano dei Soufflé mal riusciti.
Però ancora, nessuno dico, nessuno, ci ha detto chi l’ha voluta (sic!). Chi è stato a voler inserire quella norma? Perché noi stiamo parlando degli “utilizzatori finali”, ma chi è il Richelieu che sta dietro questa trama?