Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 17 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

iDi Natale, ”L’Annunziata di Cosenza perde la terapia intensiva pediatrica. È vergognoso” La nostra lotta contro il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera che, come si sa, è inefficace per mancanza dei pareri dei tavoli ministeriali, continua

iDi Natale, ”L’Annunziata di Cosenza perde la terapia intensiva pediatrica. È vergognoso” La nostra lotta contro il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera che, come si sa, è inefficace per mancanza dei pareri dei tavoli ministeriali, continua

“La nostra lotta contro il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera che, come si sa, è inefficace per mancanza dei pareri dei tavoli ministeriali, continua.
Il decreto di riorganizzazione della rete ospedaliera prevede l’attivazione, all’Azienda Ospedaliera Unica Dulbecco di Catanzaro, della terapia intensiva pediatrica con cinque posti letto.
Lo stesso decreto dispone il mantenimento degli attuali posti letto di rianimazione dedicati ai bambini in età pediatrica all’ospedale di Cosenza, solo fino all’entrata in funzione di quelli di Catanzaro. Poi bisognerà cessare le attività”.
Graziano Di Natale, già consigliere regionale della Calabria, commenta la decisione secondo cui la Terapia intensiva pediatrica dell’annunziata di Cosenza verrà trasferita a Catanzaro, sulla base di quanto descritto nel decreto di riorganizzazione della rete ospedaliera.
“Tale decisione -afferma Di Natale- è contro ogni logica atteso che la provincia di Cosenza è la più grande del centro sud con oltre 700 mila abitanti.
Per questo motivo -aggiunge- continueremo la nostra battaglia con il Comitato Popolare per la difesa del Diritto alla Salute per evitare che servizi salva vita possano continuare a servire i cittadini. È impensabile che si debba lottare per evitare di togliere servizi sanitari importanti, ancor di più quando si tratta dei bambini, tutto ciò è vergognoso. Saremo presenti – conclude- ancora una volta, insieme al Comitato, per difendere il diritto alla salute di tutti, specie dei più piccoli”.