Idv presenta una mozione per la Calabria
redazione | Il 11, Set 2012
Ecco il testo integrale a firma di Di Pietro, Donadi, Borghesi, Evangelisti, Messina, Barbato, Cimadoro, Di Giuseppe, Di Stanislao, Favia, Formisano, Monai, Mura, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Porcino, Rota, Zazzera
Idv presenta una mozione per la Calabria
Ecco il testo integrale a firma di Di Pietro, Donadi, Borghesi, Evangelisti, Messina, Barbato, Cimadoro, Di Giuseppe, Di Stanislao, Favia, Formisano, Monai, Mura, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Porcino, Rota, Zazzera
Riceviamo e pubblichiamo:
“La Calabria vive in questo periodo un momento difficile, di sofferenza con ampie zone grigie di remissività allo stato attuale delle cose in ogni settore e non riesce a liberarsi da alcuni limiti, figli di una cultura delle clientele e del favore, in luogo di quella del primato dei diritti, che ne impediscono un sano ed armonioso sviluppo della vita sociale, economica e politica. La politica “di clientela” occupa troppi spazi e specula sui bisogni delle fasce più deboli della popolazione impedendo colpevolmente la soluzione definitiva dei problemi. La particolare debolezza degli apparati produttivi e delle relazioni di mercato, l’asfissia di presidi democratici autonomi, la fragilità del tessuto associativo, la diffusione pervasiva di insediamenti mafiosi, il peso patologico del settore pubblico nell’economia, fanno sì che nella regione la politica rappresenti il grande e tendenzialmente unico regolatore della vita di ciascuno e di tutti; i rappresentanti politici devono tornare ad essere modello di eticità, lungimiranza e dedizione alla cosa pubblica, ancor di più in una regione come la Calabria, afflitta da incuria e dispregio generalizzato per i beni pubblici. La politica deve tornare ad essere competenza, capacità, responsabilità. La mozione sulla Calabria presentata dall’Idv su sollecitazione degli commissari Calabresi e sottoscritta da Di Pietro e da tutto il gruppo dei deputati idv alla Camera, impegna il Governo ad attuare un immediata inversione di tendenza nelle politiche finora praticate, come richiamata nelle premesse, in assenza della quale, senza alcuna indulgenza a tentazioni retoriche, la Calabria verrebbe definitivamente rigettata al di fuori del contesto nazionale ed europeo e, al contempo, alcune sue aree interne escluse dallo stesso contesto regionale; ed in particolare, a produrre uno sforzo straordinario per velocizzare, per quanto di competenza, tempi e procedure per l’erogazione dei Fondi Strutturali, accelerando programmi e progetti attraverso un corretto e celere utilizzo delle risorse orientando la spesa verso tre principali ambiti d’intervento: infrastrutture, investimenti e lavoro;a promuovere la convocazione di un tavolo tecnico, compartecipato dai principali attori della filiera agrumicola, per formulare le linee programmatiche di indirizzo e di intervento volte a contenere i costi di produzione, riorganizzare la commercializzazione e migliorare la qualità dei prodotti, rivedere la politica dei prezzi, adoperandosi affinché le arance calabresi possano ricevere adeguata remunerazione in rapporto alla loro qualità e genuinità e a sostenere l’inserimento, nel Piano strategico nazionale per lo sviluppo rurale, di misure per la conversione e diversificazione agrumicola, dando la priorità alle zone ad agrumicoltura commercialmente obsoleta; a rimodulare il Fondo Sociale Europeo concentrando le misure esclusivamente sulla “Occupabilità” per dare risposte immediate ai tanti giovani calabresi sul fronte occupazionale;ad attivare uno specifico “Tavolo Calabria” tra il Governo, gli enti territoriali e le rappresentanze delle parti sociali, mirato a superare le criticità esistenti e a favorire la piena integrazione della Regione nel sistema Paese mediante:il ripristino di una fiscalità di vantaggio per le imprese che assumono con contratti a tempo indeterminato;un piano straordinario, anche con risorse europee aggiuntive, per svuotare il bacino del precariato nel settore pubblico (Lsu-Lpu);il sostegno agli investimenti nella green economy;il collegamento tra la riqualificazione ambientale e le politiche per l’occupazione;il sostegno alla riqualificazione dei centri storici agevolando il rafforzamento strutturale degli edifici pubblici e delle abitazioni dei comuni calabresi (in merito soprattutto all’adeguamento sismico ed al risparmio energetico);la promozione di un’agricoltura di qualità tramite: la riduzione delle accise gravanti sui carburanti, da applicarsi al prezzo alla pompa del gasolio e dei prodotti energetici destinati all’utilizzo in agricoltura, nella pesca e nell’itticoltura, per i prossimi 3 anni per affrontare la grave crisi del settore dell’agricoltura e della pesca professionale; l’obbligatorietà dell’indicazione dell’origine o della provenienza del prodotto, nella pubblicità ed in ogni forma di comunicazione commerciale; a promuovere in sede comunitaria l’accelerazione della proposta di inserire un capitolo sul Mediterraneo nel regolamento di base della nuova politica comune della pesca; il potenziamento e non smantellamento degli uffici giudiziari ubicati nelle aree ad alta densità mafiosa;la definizione di risorse certe per un piano organico di prevenzione e di recupero del dissesto idrogeologico; un nuovo impulso alla bonifica delle aree industriali dismesse del crotonese ex Pertusola ed ex Fosfotec;la rinuncia definitiva al Ponte sullo stretto;il ritiro del DPCM del 15 giugno 2012 che ha decretato la compatibilità ambientale e il beneplacito al proseguimento dell’iter autorizzativo della centrale a carbone di Saline Ioniche;la predisposizione di un piano straordinario per il potenziamento e l’ammodernamento della rete viaria (A3, 106, strade di collegamento) e del sistema ferroviario, integrando con risorse nazionali le risorse del Por Calabria destinate a questo ambito;il progetto, in riferimento al Porto di Gioia Tauro, di una piattaforma logistica transnazionale che gestisca la distribuzione di merci nel continente europeo, costruendo una rete con i porti di Corigliano, Rossano, Messina, Catania e Augusta, e mettendo in campo una piattaforma logistica avanzata (districpark) dove le merci vengono prelevate dai container e attraverso attività logistiche e l’immissione di valore aggiunto, vengono poi preparate per la spedizione nei vari Paesi europei; la definizione di regole più stringenti per agire sulle situazioni di conflitto di interesse con le Regioni di chi partecipa agli utili delle aziende sanitarie private accreditate;la definizione di regole nazionali che riducano i posti letto nella sanità privata e le convenzioni per quei servizi già sufficientemente offerti dal settore pubblico;concedere un maggior sostegno finanziario agli atenei regionali, aumentando gli investimenti nella ricerca applicata (Università, Sedi CNR, ecc.); favorire la permanenza in Calabria dei ricercatori, anche attraverso il finanziamento di tirocini di ricerca e/o di percorsi formativi di eccellenza nelle pubbliche amministrazioni, nelle università e nelle imprese”.
Di Pietro, Donadi, Borghesi, Evangelisti, Messina, Barbato, Cimadoro, Di Giuseppe, Di Stanislao, Favia, Formisano, Monai, Mura, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Porcino, Rota, Zazzera