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TAURIANOVA (RC), SABATO 07 SETTEMBRE 2024

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“Il 118 dovrebbe essere un numero salva-vita non un paradosso”. Bagnara, un ragazzo si salva da un caso di malasanità per un soffio. ECCO TUTTI I PARTICOLARI "il fallimento del sistema sanitario calabrese e chi ci va di mezzo è la salute di noi calabresi, rei di essere nati in una terra dove la sanità è un privilegio di pochi e la salute un sacrilegio"

“Il 118 dovrebbe essere un numero salva-vita non un paradosso”. Bagnara, un ragazzo si salva da un  caso di malasanità  per un soffio. ECCO TUTTI I PARTICOLARI "il fallimento del sistema sanitario calabrese e chi ci va di mezzo è la salute di noi calabresi, rei di essere nati in una terra dove la sanità è un privilegio di pochi e la salute un sacrilegio"

| Il 26, Lug 2024

Il 118 dovrebbe essere un numero salva-vita non un paradosso! Eppure succede anche che chiami il 118 comunicando l’ urgenza di una ambulanza per crisi respiratoria grave e dopo 40 minuti arriva il mezzo con a bordo autista e infermiera più confusa che convinta sul da farsi. Chiedo del medico, mi viene detto che non c’è , non ci sono medici abbastanza per il 118. È ciò che mi è accaduto una notte di fine giugno e che solo ora che la preoccupazione e l’ angoscia per lo stato di salute di mio figlio, lasciano il tempo e il posto alla rabbia e allo sconcerto, che ne parlo. Ne parlo perché va denunciato il paradosso che a bordo di una ambulanza non ci siamo medici! Avevo spiegato bene al telefono la gravità delle condizioni di mio figlio e mandare una ambulanza non medicalizzata si avvicina molto ad un omicidio! Un abbandono totale della sanità pubblica, una sanità scellerata, come gli sprechi perpetuati e la visione zero delle criticità . Il Governatore Occhiuto tempo fa ha annunciato l’ acquisto di nuove ambulanze ma senza medici a bordo diventano solo delle scatole vuote, dei taxi per trasporto in ospedale sperando che ci arrivi vivo!
Quella notte il 118 mi ha mandato appunto un taxi non un primo importante pronto intervento che era quello di cui aveva bisogno mio figlio. Un taxi dove a bordo un saturimetro (il mio) suonava a più non posso e segnava una saturazione ai minimi vitali. Mio figlio oggi è a casa dopo un mese grazie ai medici della Rianimazione del Gom di Reggio Calabria ma rimane la vergogna di una sanitá non a misura della salute, di chi sta male, una sanità da segno della croce. Il nostro territorio in particolare è lasciato solo da ogni intervento d’ emergenza, chiuso il Punto di Primo Intervento a Scilla, Guardia medica come le mosche bianche e un 118 senza medici! Caro Governatore Occhiuto nonché Commissario della sanità calabrese, la gente non si cura/salva con video social con proclami, alziamo il tappeto della polvere della verità e ammettiamo il fallimento del sistema sanitario calabrese e chi ci va di mezzo è la salute di noi calabresi, rei di essere nati in una terra dove la sanità è un privilegio di pochi e la salute un sacrilegio!
Silvana Ruggiero
(Presidente A GE.S.S. ODV)