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Il 2017 sta per finire, il bilancio di Antonio Eroi

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Finisce un altro anno e finisce finalmente un’altra legislatura caratterizzata da onorevoli incostituzionali. Il 2017 sarà ricordato come uno dei peggiori anni per la Politica Italiana, eppure il 4 di dicembre del 2016 eravamo riusciti a fermare la frenesia di distruzione che voleva travolgere la Carta Costituzionale, mandando a casa il governo delle banche, delle lobbies, dei non eletti ….
Mi lascia ben sperare il 4 di marzo, allorquando si voterà e il popolo ritornerà sovrano, anche se in tanti preferiranno stare a casa. I nostri politicanti, infatti, hanno abolito il voto nelle Province e nelle Città Metropolitane. A ottobre a Strasburgo i rappresentanti di 47 nazioni, compresi i 18 rappresentanti italiani, hanno unanimemente votato la risoluzione, del mio caro amico Stewart Dikson, che condanna l’Italia per essere diventata antidemocratica e non rispettosa della Carta Europea della Autonomia Locale. I nostri concittadini non solo non si recano alle urne, ma sono impediti dalla legge che ha trasformato gli Enti Locali in oligarchie, sempre meno consiglieri, sempre più potere all’uomo solo al comando: il “povero” sindaco. Un caso particolare è la nostra Regione con tantissimi Comuni amministrati da funzionari prefettizi perché sciolti per infiltrazioni o per errori commessi da semplici impiegati o da dirigenti, errori che ricadono sulla cittadinanza.
Mentre un caso particolarissimo è rappresentato dalla nostra città Metropolitana, ultima a nascere, ultima per reddito, ultima per dimensioni, unica per la mancanza delle Circoscrizioni Territoriali di Decentramento. Ritengo che un territorio così esteso, come quello del comune di Reggio Calabria, possa essere gestito solo con il ritorno delle Circoscrizioni o di Piccoli Comuni, previsti tra l’altro dalla legge, superPorcellum, la celeberrima Del Rio. Avere cittadini impegnati in politica, come lo erano i “vecchi consiglieri circoscrizionali”, oltre ad essere un esercizio di democrazia è un toccasana per il controllo del territorio. Pochi anni fa trecento sentinelle vigilavano sulla esecuzione dei lavori, sui rifiuti, sui servizi primari e educavano i cittadini in maniera serena, facendo a gara tra i rioni a quale era più bello, più pulito, più funzionale. Oggi solo pochi consiglieri comunali part-time e qualche consigliere metropolitano senza rimborso. Che vergogna, che squallore, altro che open data, e-government, stakeholders: abbiamo una città distrutta e nessuno lo nota, lo dice, lo ammette… La città sprofonda non solo per le buche, ma anche nelle classifiche di vivibilità. È ora di agire per il bene dei nostri figli.
Da Osservatore OSCE ho la mia idea che è quella dei miei concittadini: il nuovo anno dovrebbe portare condivisione, progettualità e operosità. Non si possono impiegare trenta mesi per tentare di approvare un regolamento in Consiglio Comunale, bisogna muoversi. Da questo l’invito agli eroici consiglieri comunali della nostra città, di auguri di buon lavoro per il prossimo anno con un obiettivo semplice, ridare ruolo e dignità ai cittadini e alla Politica: occorre una delibera che istituisca dei piccoli comuni, le vecchie ma validissime circoscrizioni (cinque, dieci o altro). La Grande Reggio nel 2018 è diventata anacronistica, primo perché la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha mutato gli assetti e gli interessi, secondo perché i pochi consiglieri comunali non possono riuscire a gestirla. Spero che il mio augurio non resti inascoltato così come fecero i Commissari Prefettizi e che si riesca negli ultimi due anni di mandato a lasciare almeno un segno di democrazia.
Auguro a tutti un anno migliore, un parlamento migliore, una città migliore, una vita migliore…
Dott. Antonio Eroi
Osservatore OSCE per la Democrazia Locale