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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 GENNAIO 2025

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Il 25 marzo viene celebrata la Giornata internazionale in memoria delle vittime della schiavitù Istituita nel 2007 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la ricorrenza si pone l'obiettivo di ricordare e onorare la memoria di oltre quindici milioni di donne, uomini e bambini che, dal XVI al XIX secolo, furono vittime del crudele commercio transatlantico degli schiavi

Il 25 marzo viene celebrata la Giornata internazionale in memoria delle vittime della schiavitù  Istituita nel 2007 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite,  la ricorrenza si pone l'obiettivo di ricordare e onorare la memoria di oltre quindici milioni di donne, uomini e bambini che, dal XVI al XIX secolo, furono vittime del crudele commercio transatlantico degli schiavi

Il 25 marzo viene celebrata la Giornata internazionale in memoria delle vittime della schiavitù e della tratta transatlantica degli schiavi. Istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la ricorrenza si pone l’obiettivo di ricordare e onorare la memoria di oltre quindici milioni di donne, uomini e bambini che, dal XVI al XIX secolo, furono vittime del crudele commercio transatlantico degli schiavi.
“Si tratta della più imponente migrazione forzata della storia -afferma Lucia Anita Nucera presidente Commissione pari opportunità del Comune di Reggio Calabria-e occupa uno dei capitoli più bui della storia del genere umano.
La tratta si protrasse fino al 1865 quando il 16° presidente degli Stati Uniti d’America Abraham Lincoln ratificando il preesistente XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America sancì l’abolizione permanente della schiavitù. Dal 1865 al 2021 -continua la presidente-è trascorso ben più di un secolo ma i crimini legati a comportamenti ed azioni schiaviste, non sono stati eliminati e sconfitti. Lo ha evidenziato Papa Francesco che, in più occasioni ha ribadito come anche al giorno d’oggi si debbano elencare nuove forme di schiavitù a cui sono sottoposti milioni di persone. Uomini, donne e bambini sono vittime di tante forme di violenza, dalla prostituzione alla droga sino a subire un’umiliazione personale; come accade a milioni di immigrati, vittime di interessi altrui, strumentalizzati e privati di solidarietà ed uguaglianza. È responsabilità di tutti- conclude Lucia Anita Nucera- denunciare le ingiustizie e contrastare con fermezza questi vergognosi crimini. Non dimentichiamo il passato e apriamo gli occhi a quanto accade nel presente”.