Il castello Pellicano passa al Comune di Ardore Il marchese Francesco Pellicano ha donato la struttura all'Amministrazione Comunale
di Caterina Sorbara
Una notizia importante da Ardore: il marchese Francesco Pellicano ha donato l’ antico castello al Comune. Il castello sorge nel centro storico e risale alla prima metà del 600. Fu il primo duca di Ardore, Orazio Gambacorta, a volerne la costruzione. Ospitò la corte e l’amministrazione. Venne, anche, utilizzato come luogo di difesa. L’edificio, a pianta quadrata, un tempo aveva quattro torri cilindriche. Oggi ne resta una integra, quella sul lato sud con vista sul mar Ionio e Capo Zeffirio.
Non venne mai ultimato. Il piano seminterrato ospitava le cisterne per la raccolta delle acque, le officine, le stalle e i vari ambienti.
Il piano nobiliare, intorno alla corte centrale, comprendeva la residenza del duca, il carcere e alcuni locali di deposito. Le stanze erano collegate da corridoi e scale, mentre un labirinto di passaggi segreti metteva in comunicazione i punti strategici dell’edificio. Aveva ricchi arredi ed era abbellito con affreschi e decori tipici delle corti seicentesche italiane. La nobile casata dei Gambacorta si estinse in circostanze poco chiare.
Agli inizi del 1700, il castello fu messo all’asta insieme al feudo e passò ai Milano-Franco d’Aragona che, dopo qualche anno furono insigniti con il titolo di Principi di Ardore. In seguito passò ai Riario-Sforza, fino alla eversione della feudalità, ad opera di napoleone Bonaparte.
Nel corso del 1800 , fu acquistato dalla famiglia Pellicanò, che lo ha avuto fino ad oggi.
In passato erano stati eseguiti dei lavori di consolidamento e restauro, grazie a due finanziamenti regionali e ad un comodato d’uso gratuito a lungo termine da parte della famiglia Pellicano.
Alla morte di Francesco Paolo Pellicano l’erede Francesco ha deciso la donazione.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Ardore Giuseppe Grenci, in quanto il castello verrà utilizzato per fini culturali a favore della collettività.