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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Il Codacons chiede di bloccare inizio anno scolastico Richiesta a Comuni e Province interventi urgenti per le verifiche della vulnerabilità sismica delle scuole

Il Codacons chiede di bloccare inizio anno scolastico Richiesta a Comuni e Province interventi urgenti per le verifiche della vulnerabilità sismica delle scuole
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“Quanto sono sicure le scuole dei nostri figli? Quante scuole hanno fatto le “obbligatorie” verifiche di vulnerabilità ? La fotografia dell’edilizia scolastica è confortante e, mentre il paese trema, c’è preoccupazione per l’imminente apertura dell’anno scolastico”. Il Codacons chiede “a Comuni e Province di porre in essere interventi urgenti per le verifiche della vulnerabilità sismica di tutti gli edifici scolastici, prima dell’apertura delle scuole.

Comuni e Province, infatti, sono i primi responsabili sul versante della sicurezza degli edifici scolastici. Ma non i soli, infatti c’è anche la responsabilità del Dirigente Scolastico, quale responsabile dell’istituto. Grava sul Dirigente – sostiene Di Lieto – l’onere di valutare se consentire l’accesso all’edificio scolastico e, conseguentemente, garantire o meno il diritto allo studio”.

Ed allora ecco la provocazione lanciata dal Codacons. “O gli Enti pubblici intervengono immediatamente, garantendo la sicurezza degli edifici prima dell’apertura dell’anno scolastico o il Codacons invita tutti i Dirigenti Scolastici a denunciare la mancata messa in sicurezza delle nostre scuole e, di riflesso, a disporne la chiusura.
E’ compito dei nostri amministratori trovare fondi e strumenti per rientrare nella legalità. L’unica cosa certa è che non è tollerabile esporre i bambini a pericoli.

Del resto, il dirigente scolastico non può sostituirsi al proprietario dello stabile ed intervenire sugli edifici.
Il Codacons si chiede cosa possa fare un Dirigente Scolastico, se il proprio istituto risulti privo di protezioni attive antincendio (ai sensi del DM 12 maggio 2016) o se l’edificio non è stato valutato nella sua vulnerabilità sismica da esperti ingegneri strutturisti.

Nell’indifferenza generale, l’unica soluzione responsabile potrebbe essere quella di impedire l’accesso a scuola.
Il Codacons chiede, quindi, ai Prefetti di procrastinare l’inizio delle attività didattiche fino a quando non siano state effettuate, in ogni edificio scolastico calabrese, tutte le verifiche tecniche atte a certificare la possibilità o meno che l’immobile possa essere utilizzabile. Nell’ottica di salvaguardare l’incolumità degli utilizzatori dell’edificio. Non possiamo continuare a parlare di sicurezza se si lasciano esposti i bambini a rischi e se si continuano a concedere proroghe per la messa in sicurezza degli edifici.

L’Associazione ha chiesto la collaborazione dei Comandi dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco. “Non possiamo farci trovare impreparati, per poi versare lacrime di coccodrillo”. E, poiché le catastrofi non si possono prevedere, è fondamentale, anzi vitale, agire sul versante della prevenzione. La sicurezza viene prima di tutto, finanche dell’apertura dell’anno scolastico”.