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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 30 GIUGNO 2024

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Il comitato Pro Taurensi e l’associazione Philene, soddisfazione in occasione del centenario dalla prima corsa sulla tratta Gioia Tauro-Cittanova Rievocazioni di quello storico giorno, oggetti dal passato, ma anche tanto futuro con i due movimenti che hanno sottolineato l'intenzione di continuare a battersi per una Metropolitana di Superficie

Il comitato Pro Taurensi e l’associazione Philene, soddisfazione in occasione del centenario dalla prima corsa sulla tratta Gioia Tauro-Cittanova Rievocazioni di quello storico giorno, oggetti dal passato, ma anche tanto futuro con i due movimenti che hanno sottolineato l'intenzione di continuare a battersi per una Metropolitana di Superficie

| Il 04, Giu 2024

Il comitato Pro Taurensi e l’associazione Philene esprimono profonda soddisfazione per il partecipato, intenso e proficuo evento in occasione del centenario dalla prima corsa sulla tratta Gioia Tauro-Cittanova. Rievocazioni di quello storico giorno, oggetti dal passato, ma anche tanto futuro con i due movimenti che hanno sottolineato l’intenzione di continuare a battersi per una Metropolitana di Superficie. L’evento si è aperto con la rievocazione storica di quel giorno, organizzata dalla SRC-Scuola di Recitazione della Calabria. Sono seguiti gli interventi da parte dei rappresentanti del comitato e di Phîlene, che hanno analizzato i vantaggi di una moderna metropolitana di superficie, sottolineando le responsabilità di chi ha permesso la chiusura della ferrovia ed ha ignorato il problema per anni. Questa opera può rappresentare volano di sviluppo e crescita dal punto di vista economico e sociale. La giornata è continuata con l’esposizione del progetto preparato dal Comitato Pro Taurensi, con le nuove fermate da aggiungere al tracciato e con l’esposizione di oggetti che hanno fatto parte della storia delle Linee Taurensi. Insomma, un tuffo nel passato ma con l’occhio e l’attenzione rivolta al futuro di un territorio a cui è stato negato il diritto alla mobilità e che ha bisogno di un cambio di passo. A ben rappresentare questo pensiero è il motto scelto dai due movimenti: “non è una battaglia politica, ma di civiltà”. Non si fermeranno qui le azioni concrete in favore di questa opera decisiva, presto ulteriori iniziative per dare continuità e concretezza a questa battaglia.