Il comitato “Salviamo la sanità del lametino” appoggia Nucera
redazione | Il 24, Lug 2012
“La lettera dell’ex primario di chirurgia dell’ospedale di Lamezia fa giustizia dei tanti proclami e delle tante finte inaugurazioni propinateci dal Direttore Generale dell’ASP con l’avallo di Scopelliti e Talarico”
Il comitato “Salviamo la sanità del lametino” appoggia Nucera
“La lettera dell’ex primario di chirurgia dell’ospedale di Lamezia fa giustizia dei tanti proclami e delle tante finte inaugurazioni propinateci dal Direttore Generale dell’ASP con l’avallo di Scopelliti e Talarico”
Riceviamo e pubblichiamo:
In questi giorni il dr. Nucera, ex Primario di Chirurgia nell’Ospedale di Lamezia, ha inviato alla stampa una sferzante lettera di addio, che fa giustizia dei tanti proclami e delle tante finte inaugurazioni propinateci dal Direttore Generale dell’ASP con l’avallo di Scopelliti e Talarico. Parla il dr. Nucera di “risultato desolante”, della impossibilità di “garantire un minimo di assistenza medica e chirugica”, di una “struttura di reparto posta al 5° piano di un edificio che versa in condizioni di assoluto degrado ed abbandono (infissi fatiscenti, bagni inagibili, pavimenti divelti, stanze di degenza calde d’estate e fredde d’inverno) e presenta ambienti ad alto rischio di inquinamento”, che hanno provocato i “numerosi casi di polmonite riscontrati a degenti nel post-operatorio”. Lamenta la mancanza nel reparto perfino di “un piccolo strumentario chirurgico per le piccole medicazioni” mentre “quello della sala operatoria è usurato e desueto”. E conclude amaramente con una affermazione che ha il sapore dell’epitaffio: “il grande ospedale della terza città calabrese sta vivendo il periodo più brutto della sua storia. A questa Direzione strategica e politica non interessa nulla del bene della collettività e della salute del cittadino”. Roba da terzo mondo e da Procura della Repubblica.
Nelle stesse ore il Presidente Scopelliti annuncia la fine della gestione commissariale della emergenza sanitaria in Calabria e l’imminente avvio delle procedure per la costruzione di 4 nuovi ospedali, fra cui quello di Germaneto, l’adeguamento alla normativa delle strutture ospedaliere delle varie ASP ed il loro potenziamento tecnologico “il tutto attraverso i fondi ex articolo 20”. Ovviamente scompaiono da questo scenario le “straordinarie eccellenze” che il dr. Mancuso e lui stesso avevano pubblicizzato per il nostro ospedale, come le porfirie, la fibrosi cistica e la tossicologia forense. Ma scompare anche quel “polo traumatologio regionale” che Scopelliti aveva promesso prima e dopo la sua elezione come strumento di miglioramento del servizio sanitario non solo lametino, ma di tutta la Calabria. Eppure anche per il Trauma Center erano stati a suo tempo stanziati fondi attraverso l’articolo 20. Gli altri saranno recuperati e questi no?
Dovrebbero essere i consiglieri regionali lametini, in primis il Presidente Talarico, a ricordare a Scopelliti le sue promesse o a spiegarci altrimenti come potremo essere competitivi con le megastrutture del capoluogo nelle condizioni descritte ora dal Dr. Nucera, e prima di lui da tanti Medici che sono stati costretti ad abbandonare perché si frapponevano ad una visione minimale e succube del nostro ospedale e della nostra sanità. Di Lamezia l’amministrazione regionale si è ricordata, infatti, solo per stabilirvi l’unico punto di assistenza con intervento aereo h 24. L’amaro retroscena è però che l’intervento aereo parte da e ritorna a Lamezia, ma poi il malato deve essere trasferito nei centri specialistici di quella che i politici catanzaresi di ogni colore amano definire “cittadella sanitaria”. Questi interessi ha continuato a servire il Direttore Generale dell’ASP che, complice il lametino Talarico, ha provato a farci credere che il nostro ospedale poteva essere competitivo con le funamboliche “eccellenze” da lui propalate.
Comitato salviamo la sanità nel lametino