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Il comitato “Salviamo la sanità nel lametino” commenta il risultato elettorale ottenuto dall’Udc

| Il 06, Mar 2013

“Per noi Talarico e l’Udc lametina pagano il malessere sociale per lo sfascio della sanità lametina, per aver avallato le spartizioni tra Catanzaro e Reggio, senza minimamente porre il problema di un riequilibrio del sistema sanitario regionale su Lamezia e avendo anzi detto no al Trauma Center”

Il comitato “Salviamo la sanità nel lametino” commenta il risultato elettorale ottenuto dall’Udc

“Per noi Talarico e l’Udc lametina pagano il malessere sociale per lo sfascio della sanità lametina, per aver avallato le spartizioni tra Catanzaro e Reggio, senza minimamente porre il problema di un riequilibrio del sistema sanitario regionale su Lamezia e avendo anzi detto no al Trauma Center”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Beata insipienza! Nel festival delle auto-consolazioni dei partiti perdenti spicca il comunicato stampa dell’UDC di Franco Talarico, che si accontenta di aver conquistato 2.219 voti, perdendo rispetto alle politiche del 2008 solo il 28% del suo elettorato.

Per di più, Talarico o chi per lui ha fatto i raffronti a proprio uso e consumo. Ha così sorvolato sul fatto che alle regionali del 2010, con lui stesso candidato insieme ad altri sei suoi colleghi, l’UDC a Lamezia aveva preso 6.980 voti e lui personalmente ben 4.575 preferenze. Ad essere esatti, quindi, nelle due competizioni in cui lui è stato candidato l’UDC ha perso circa il 70% dei propri voti. Una vera e propria voragine. Anche perché Talarico si candidava alla Camera forte di tre anni di presidenza del consiglio regionale, della delega totale a gestire la sanità lametina, di una sequela di nomine clientelari per presidenze e vicepresidenze negli enti regionali e di alcuni recenti nuovi acquisti “di peso”, come una ex onorevole di lungo corso, un ex sindaco e due consiglieri comunali.

Lo notiamo senza compiacimento. Ma per noi Talarico e l’UDC lametina pagano, anche e soprattutto, il malessere sociale per lo sfascio della sanità lametina, per aver avallato le spartizioni tra Catanzaro e Reggio (salvezza della Fondazione Campanella a Catanzaro in cambio dell’apertura del Centro Cuore a Reggio) senza minimamente porre il problema di un riequilibrio del sistema sanitario regionale su Lamezia e avendo anzi detto No al Trauma Center, che è l’unica struttura che può risollevare le sorti degli ospedali lametini.

Sin dall’inizio su questi temi il Comitato aveva rivolto a Talarico un appello sottoscritto da migliaia di cittadini e glieli aveva poi ricordati persino in campagna elettorale. Sarebbe forse bastato che desse un po’ di ascolto ai cittadini ed ai suoi stessi elettori per riuscire almeno a limitare una così eclatante disfatta. Di certo, infatti, non lo avranno votato o rivotato quei tanti cittadini che sono costretti a giornate infernali nel centro prelievi. Né le migliaia di cittadini che avevano firmato quella sua proposta di legge popolare per il ripristino dell’ASL, che ora da Presidente del Consiglio Regionale tiene nel cassetto E non lo avranno votato quanti gli hanno sentito dire la bugia che i Trauma Center sono superati, mentre il Decreto Balduzzi impone di realizzarli nelle regioni con più di due milioni di abitanti.

E allora, questa volta, è proprio il caso di dirla col grande Totò: caro il nostro Talarico, superato sarà lei!

Riccardo Viola e Nicolino Panedigrano (Comitato Salviamo la sanità lametina)