Il comitato Salviamo la sanità nel lametino si scaglia contro il dg dell’Asp Mancuso
redazione | Il 30, Giu 2014
“Lo stato della nostra sanità è ancor peggio di quello che ha descritto il Tribunale dei Diritti del Malato”
Il comitato Salviamo la sanità nel lametino si scaglia contro il dg dell’Asp Mancuso
“Lo stato della nostra sanità è ancor peggio di quello che ha descritto il Tribunale dei Diritti del Malato”
Riceviamo e pubblichiamo:
Nessuno tocchi Caino. E’ il motto che sicuramente più ama il dr. Mancuso. La sua “fulgida” gestione della sanità lametina non può e non deve essere mai messa in discussione. Neanche con la garbata, ma documentata, critica del Tribunale dei Diritti del Malato. Ogni critica diventa subito reato di lesa maestà. E dietro non ci possono che essere ignobili, quanto imprecisati, figuri che aizzerebbero i cittadini a lamentarsi e seminerebbero panico. Una cosa che lo spinge ad alludere a larvate denunce penali, ben conscio però che non gli conviene farle.
Invece di rispondere alle puntuali critiche mosse dal TDM, di cercare di eliminare code e disservizi, di acquistare e far riparare le attrezzature mancanti o fuori uso, di mettere in piedi nell’Ospedale di Lamezia il reparto di Neurologia previsto nel Piano di Rientro, di fermare l’emorragia di posti letto e di pazienti, crede che a mantenerlo in sella nella sua carriera possano bastare i suoi roboanti comunicati sulla efficienza dei nostri servizi sanitari e qualche premio o lectio magistralis raccattati qua e là, e magari conditi con qualche salto della quaglia verso i probabili nuovi vincitori.
Lo stato della nostra sanità è, però, ancor peggio di quello che ha descritto il TDM. I quattro anni di gestione del Dr Mancuso ci consegnano una media di 150-160 ricoveri al giorno nel nostro Ospedale, e di questi oltre il trenta per cento sono rappresentati da partorienti e un’altra buona parte da anziani malati cronici, che solo per pudore non vengono definiti lungodegenti. Per tanto altro i nostri concittadini sono costretti ad affollare i reparti, le corsie e i corridoi di ospedali e cliniche private della vicina Catanzaro.
Il Dr Mancuso minaccia verso i suoi detrattori denunce, che si guarda bene dal fare. Noi invece la faremo, chiedendo ai magistrati di accertare se quella sua decisione, di cui si è vantato giorni fa, di distrarre i fondi dell’ASP verso alcuni reparti (di un altro ospedale) che il Piano di Rientro aveva deciso di sopprimere è qualcosa è stata o meno legittima e se ha o no comportato danni a tutti i calabresi ed in particolare ai lametini. E chiederemo, anche, a tutte le altre associazioni presenti sul territorio lametino di presentare una memoria all’autorità che a breve dovrà nominare i nuovi Direttori Generali in cui evidenziare i motivi che ci spingono a chiedere di non rinnovare la nomina al Dr Mancuso.
Di più. Facciamo anche appello alla nostra amministrazione comunale, finora assai distratta su queste problematiche e sui danni che il Dr Mancuso ha provocato alla nostra sanità, a far propria questa nostra richiesta o, comunque, ad affrontare l’incubo di un possibile rinnovo della nomina a un Direttore Generale che, il sen. Petronio già tre anni addietro aveva, giustamente e acutamente, additato come “il becchino della sanità lametina”.
COMITATO SALVIAMO LA SANITA’ DEL LAMETINO
Nicolino Panedigrano e Riccardo Viola