Il Comune di Gerace sostiene la famiglia Gratteri Immediata presa di posizione della Giunta Comunale di Gerace dopo il grave episodio che ha interessato il figlio del Procuratore antimafia
Dopo l’allarmante episodio di Messina, che ha interessato il figlio del dr. Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto della DDA di Reggio Calabria, immediata presa di posizione della Giunta Comunale di Gerace, Città in cui il magistrato è nato e vive con la famiglia. L’Esecutivo, presieduto dal sindaco, Giuseppe Varacalli, ha approvato un unico punto posto all’ordine del giorno: un documento per l’impegno, la legalità e lo sviluppo, approvato con Delibera odierna, n°6.
Ecco il testo integrale del documento approvato:
L’inquietante episodio verificatosi nei giorni scorsi a Messina, nell’edificio in cui vive – per motivi di studio- il figlio del Magistrato Nicola Gratteri, nostro illustre concittadino, per fortuna non ha avuto malaugurate conseguenze ma qualsiasi possa essere la chiave di lettura del gravissimo atto (sul quale gli inquirenti, cui va la nostra incondizionata fiducia e stima, stanno indagando) esso rappresenta l’ennesima manifestazione di protervia e di offesa ai danni di istituzioni e di suoi rappresentanti che intendono servire lo Stato e la comunità con spirito di giustizia per affermare i principi sacrosanti di legalità e l’impegno quotidiano contro le forze dell’antistato. Quello verificatosi a Messina va certamente considerato un episodio gravissimo che ha comprensibilmente turbato la tranquillità della famiglia Gratteri cui si è forse voluto lanciare un vile messaggio coinvolgendo gli affetti più cari di un magistrato stimato ed apprezzato in tutto il mondo non solo per le sue riconosciute qualità di attento investigatore ma anche per la sua continua missione educativa alla legalità che da tempo conduce in tutte le Scuole d’Italia, Atenei compresi. Turbamento e forte condanna, misti ad incondizionata solidarietà, anche nella nostra Città di Gerace, dove il magistrato vive con la sua famiglia, già da vari decenni, in un regime di vita “blindata”. La Locride, in queste ultime settimane ha dovuto purtroppo annotare sulla sua “agenda” un susseguirsi di vili ed inqualificabili episodi che non hanno colpito solo le istituzioni o le persone interessate ma anche le comunità ed il nostro intero Comprensorio. Gravi intimidazioni a primi cittadini, nonché al Presidente della Commissione Regionale Antimafia, Arturo Bova, distruzione di mezzi per l’espletamento di importanti servizi comunali alla collettività, incendi appiccati ad isole ecologiche, etc. A tutte questi deprecabili eventi i Sindaci, le Amministrazioni Comunali, le Associazioni, la Chiesa, le Cooperative sociali e tanti altri sodalizi hanno risposto con fermezza e determinazione scendendo in piazza accanto alle istituzioni fatte oggetto di intimidazione ed ai loro rappresentanti. Evidentemente tutto ciò non basta: le sofferenze della Locride necessitano di soluzioni immediate, serie, evidenti e pratiche per fare uscire il Comprensorio da quella situazione di stallo e d’incertezza perenne contro la quale non sono più efficaci interventi tampone frutto solo dell’emergenza. Serve un coinvolgimento reale e concreto (Governo centrale, Regione, Provincia, etc.), pertanto, eventualmente anche ai fini dell’adozione di iniziative specifiche e “speciali” che mirino ad aiutare le nostre comunità non solo all’affermazione della legalità ma anche a poter contare su iniziative di sviluppo socio-economico, piaga atavica, di ripristino e funzionamento dei servizi essenziali per i cittadini ormai sempre più catalogati come puri numeri. Questo Ente intende inoltre promuovere, secondo modalità e tempi da concordare, una manifestazione da tenersi a Gerace, Città natale e di residenza del Magistrato Gratteri, per ribadire pubblicamente, ed alla presenza delle massime autorità istituzionali, le esigenze fin qui elencate. Il presente documento sarà inviato a tutte le istituzioni alle si chiede il coinvolgimento e l’opportuno ed inderogabile intervento.