Il Congresso del PPE a Bucarest: Speziali tra i protagonisti
Il Congresso del PPE a Bucarest: Speziali tra i protagonisti.
Incede, con passo ‘marziale’ (abbiamo il video): le autorità Rumene, lo accolgono con ‘consuetudine affettuosa’ -un Colonnello della ex ‘Securitate’ parla solo di Cossiga, Taviani, Scotti (che lo ha cresimato… guarda caso) e di lui, cioè Vincenzo Speziali (per l’appunto!)- senza mai ‘abbassare la guardia’ (e Lorenzo Cesa coomenta:” Aho` nun finirò mai de meravigliamme con te”!). Costei, cioè la ‘sua scorta’, e`una donna, ma i suoi ‘sottoposti’, la riveriscono con ‘ossequio e terrore’.
Dal video, che Speziali invia, -avvertendola, mentre le dice: “Pensa un po’ cosa direbbe un certun ‘panzuto in bretelle, oppure quel simpaticone di Anronio Tajani -quoziente intellettivo cone il cugibo cretino, del farlocco pentito Logiudice- il quale e` arrivato con il volo di Stato, per di più, assieme, alla Sottosegeretaria Maria Tripodi e tanto di ‘codazzo’ …secondo me ci saranno interrogazioni parlamentari. A proposito: gli ‘tiriamo’ un giochino dei nostri?”- per poi continuare i lavori del Congresso del PPE, abbracciando Letizia Moratti (“ti ricordi di Carmelina Modafferi? È stata una grande amica e mi manca tanto!), ma soprattutto, ‘il padrone di casa’, ovvero Manfred Weber, Presidente del Partito Popolare Europeo (“siamo amici da più di trent’anni”, celia Speziali, sempre con video!).
E`vera la visione, insomma, un mondo che si apre sulla sala e le delegazioni prendono posto, stipandosi nei settori loro assegnati. Cesa, da leader dell’UdC, si porta affianco il suo ‘pupillo’ con fare paterno e Speziali lo si vede mentre vota e presenta gli emendamenti, ma soprattutto gli è vicino: “Papà ” -lo appella cosi`- “fammi ‘lavorare” e lui di rimando “Ok…ma non fa` casino”, ridendo e accarezzando con lo sguardo.
D’un tratto lo si scorge, sempre a Speziali, assieme a Maurizio Gasparri (“Vincenzo, ricordi Elio Colosimo? E penso, anche, al tuo omonimo zio adesso” e lui di rimando, con la solita battuta pronta gli fa: “io sono vivo e purtroppo lui è morto, diciamolo francamente, non è che sono solo il nipote, semmai era lui ad essere mio zio”).
Infine, lo troviamo con Stefania Craxi (“Stefania per me è una sorella”) e mentre saluta Marichiara Fazio (la figlia del Governatore), oppure, parole di Lorenzo Cesa (si vede, veramente, la loro intimita): ” ‘A Vince`, Tonino Fazio, rimane un democristiano”.
Lui (sempre Speziali) a questo punto si sente dire: “Trattienime, perché quando salgo sur palco, penserò ad Ernesto Cafasi e a Luca Bonomi…sarebbero i nipoti diretti dei loro nonni (ed io del ‘mio’), cioè di Pucci e Bonomi, quindi noi ricordo, ‘in lingua straniera’, come noi semo ‘gli eredi’, de loro tre e de Moro” (sempre Moro, solo Moro!).
Ritorna da Weber che lo chiama per assicurarsi della presentazione di uno specifico emendamento presentato (e ideato) proprio da Speziali -il quale bacia la mano alla Presidenza della Commissione Europea Ursula von der Layen- ma il testo che poi si vota -ovvero il lodo Speziali- è inequivocabile: ‘Spitzenkandidat (candidato di punta alla Presidenza della Commissione), sarà la von der Layen, ma in caso di coalizione, si può anche far ricadere la scelta sul Presidente del Partito stesso, cioè, Weber (l’amico personale di Speziali, con Tajani che osserva invidioso).
Francamente, uno così ha la stazza di un politico credibile e autorevole, non solo al netto della visione che ha o dei contatti veri (dal punto di vista ‘amicale’), ma persino per le intuizioni e la stessa capacità di ‘sparigliare’ al momento giusto.
Noi, ne siamo testimoni!