Il consiglio comunale di Taurianova si è aperto “Dotti, medici e sapienti…”
Prefazione. «La libertà è uno dei doni più preziosi dal cielo concesso agli uomini: i tesori tutti che si trovano in terra o che stanno ricoperti dal mare non le si possono agguagliare: e per la libertà, come per l’onore, si può avventurare la vita, quando per lo contrario la schiavitù è il peggior male che possa arrivare agli uomini. (Don Chisciotte)»
Libertà, che bella parola! Ogni qualvolta che la si pronuncia e come se si aprisse un orizzonte e con l’aria che circonda intrisa di profumi leggeri. Ma ci siamo mai chiesti, quanti sarebbero in grado di pronunciarla? Ci siamo mai chiesti, quanti hanno in sé la dicotomia Libertà e Morale? Me lo chiedo sempre e puntualmente vado in conflitto con il mondo in cui vivo. Ma il breve passaggio di questa esistenza non ci consente tante occasioni ed allora cerco di eliminare due cose, la falsità e l’ipocrisia. Anche se ci sarebbe una terza, la cattiveria, ma molte volte è meglio tenersi pronti per una battaglia e utilizzarla come scudo protettivo, e solo in rare occasioni. Ma c’è una componente di vita che annienta tutto il resto ed è quella che un grande romanzo come quello di Cervantes pone in essere, un patrimonio sociale e umano, ovvero l’Umiltà! Per chi è abituato a giocare negli scantinati o tra le tane al buio e decidere i “perché”, i “quando”e i “dove”, sono parole scritte da un visionario, ma per le persone sensibili e “acculturate” avranno un significato più profondo ed è a loro che mi rivolgo.
Fatta questa lunga premessa, nata dopo aver assistito alla prima parte del consiglio comunale taurianovese. Avevo altri impegni e non volevo andarci, ma in quegli attimi di “sonnolenza” ho cercato di capire dove si voleva arrivare ed ho ascoltato con attenzione tutti gli interventi, fino a quello finale del sindaco Scionti. Ma prim’ancora di ascoltare, nasceva in me la voglia maniacale di osservare le facce dei protagonisti dell’assise, c’era lo “sbarazzino viaggiatore”, il “chissà perché mi trovo qua?”, “Oh caspita, sapete a che ora si mangia?”, poi c’erano i “mimi con la corda”, ovvero quella parte di persone che, puntualmente a ogni intervento di qualcuno facevano le smorfie, simili a quelle davanti allo specchio quando radi la barba.
Era il primo consiglio dopo il triste evento capitato al sindaco ed alla sua famiglia, era nei fatti un civico consesso molto atteso. Peccato che si è svolto nelle ore mattutine di un venerdì, ma vista l’importanza si poteva fare un altro giorno, non a ridosso di una manifestazione del centro dialisi. Ma si sa, noi poveri mortali non possiamo pensar male come Andreotti, però qualche volta ci azzecchiamo. E visto che ci sono, approfitto per dire una cosa “privata” al presidente del consiglio comunale Fausto Siclari (senza pseudonimi), dato che è rinato il saluto dopo moltissimi anni. Sono certo che lui lo farà, anzi ne sono pienamente convinto conoscendolo. Dopo l’atteggiamento nei confronti del consigliere Stella Morabito, quando ha manifestato “insofferenza e improvvisati “mal di testa” durante l’intervento della Morabito, al di là delle diatribe politiche, sono sicuro, anzi ho la piena certezza che Fausto Siclari chiederà scusa alla stessa, sia come consigliere e prim’ancora come donna.
Oltre all’intervento responsabile del consigliere Cettina Nicolosi a cui va il mio plauso per le parole che sono state uguali al mio pensiero di qualche giorno fa, questo consiglio comunale è un qualcosa che rimarrà nella storia di questa rubrica, per un motivo ben definito che non mi sarei mai aspettato che accadesse nella mia vita. Essere d’accordo con Roy Biasi! Con l’intervento di Biasi, si intende. Per due motivi, la prima perché sembra essere stato l’unico avulso da ipocrisie (a mio avviso), a trattare la diatriba nata tra il “giornale cittadino”, utilizzo il termine del consigliere Falleti (anche se credo che lo stesso volesse dire un giornale che ha sede nella città di Taurianova), e il “mammalucco”. Biasi non era stato nemmeno menzionato, mentre altri l’hanno licenziato come un qualcosa di futile, “privato”, non rispondendo a nulla delle domande poste dal pezzo di Luigi Longo. Ma vado oltre, perché saranno i diretti interessati a dibattere sulle questioni in essere. La seconda perché mi fa piacere che Biasi abbia detto le stesse cose che io scrivo da circa dieci anni, e mi fa immensamente piacere che anche lui, utilizzo le sue parole, cambia idea e quindi “sinonimo di intelligenza”.
Le modalità di scioglimento dei comuni, il trattamento diverso tra gli attentati di allora e quello dei giorni nostri. Visto che questa rubrica è stata l’unica a difendere la città (sia qua che in altri quotidiani regionali), contro le “ombre” a causa degli scioglimenti per mafia, mentre altri ricordo bene, quando fu sciolto Romeo, alcuni avevano un’aria festaiola. Avrei preso le difese della città anche se ci fosse stato Biasi a sindaco, pur non avendo mai condiviso una virgola, non avendo con lui rapporti di amicizia da moltissimi anni seppur conoscendolo da sempre. Ma questa volta Biasi secondo me è stato non il solito arrogante, ma un politico con un intervento più umano. Attirerò antipatie, sicuramente qualcuno come accade spesso mi guarderà in cagnesco, tra amici e non, ma la mia libertà avulsa da ipocrisie e falsità “sposa” le parole dell’ex sindaco Biasi, impavida di tutto. Molte volte è meglio fidarsi di gente come Biasi (o come Siclari) che di altri, i quali ti fanno gli amici davanti e poi attraverso “screenshot” scopri altro, ma vabbe…
Perché miei cari, questa città è sempre la città di tutti, dei cittadini taurianovesi. Taurianova è dei cittadini da sempre, ogni attentato fatto anche negli anni passati ad altri amministratori è stata sempre un’ombra contro la comunità in cui viviamo. Sia con le bombe, le pistolettate e le uccisioni dei cavalli, così come oggi con la bomba al sindaco ed altro. La solidarietà ha un solo significato e dev’essere uguale per tutti. Così si stabilisce l’unità di una comunità contro ogni divisione sociale. Nel pezzo precedente l’ho ribadito, l’unità in questo momento è fondamentale. Con Romeo, occorre dare atto non c’è stata, siamo seri. Io ricordo addirittura dopo due anni di commissariamento, nel 2011, si rifanno elezioni, alcuni che avevano votato Romeo al ballottaggio parlavano inopportunamente di “non agibilità democratica”, queste parole sono divisive e non rendono coesa una comunità. Se oggi, qualcuno dovesse dire quelle parole (sbagliate a mio avviso), cosa penserebbe l’attuale maggioranza? Cosa penserebbe Fabio Scionti che ha subìto e sta subendo un grave disagio umano, lui e la sua famiglia? Io sto con Fabio Scionti e infatti l’ho chiamato “fratello”, ma sono con tutti quelli che ingiustamente subiscono atti criminosi. Con Pino Falleti, così come con Bellantonio così come con chi subirà attentati a discapito della democrazia civile di un paese e della sua libertà.
(2. continua)
Ps.
Dato che, durante la manifestazione a di solidarietà al sindaco Scionti all’indomani dell’attentato ero presente, avevo pure telefonato al sindaco due volte ma senza successo, poi dopo qualche giorno mi arriva da parte sua un messaggio whatsapp di circostanza per ringraziarmi. Comunque, in quell’occasione alcune parole del “presentatore arrabbiato” le ho condivise. Quando ha detto più o meno così, “Taurianova deve ripartire da una forte memoria, più precisa, nomi e cognomi, elezioni, serie di eventi, responsabilità (…)”, bene lo scrivo da una vita. Iniziamo prima con una memoria più recente, quella delle elezioni del 2015, poi nei giorni successivi seguirò alla lettera il consiglio alla lettera. Anche per rinfrescare la memoria. Siccome in questi quasi due anni ho notato i protagonisti simili a quelli dei romanzi di Dumas, tra re, moschettieri e Richelieu. Fabio Scionti è stato eletto sindaco vincendo contro Roy Biasi per poco più di 200 voti. Cento a mettere e cento a togliere, ed ecco che arriva Rocco Sposato che aveva preso 197 voti, aggiungi a questi più gli altri voti della Nicolosi (e marito), e come per magia una vittoria sicura e schiacciante di Biasi si trasforma in una vittoria per Scionti, per grazia ricevuta dai San Rocco! Mi auguro che Sconti il 16 agosto sia andato in pellegrinaggio a Venezia per ringraziarlo. Stella Morabito ha preso 318 voti, mentre Filippo Lazzaro 196 voti, insieme fanno un totale di 514 preferenze. Nei fatti il 14% delle preferenze a Scionti (3578) al primo turno, una consistente percentuale che ha consentito allo stesso di andare al ballottaggio. Quest’ultimi sono ora all’opposizione. Però Scionti è in piedi, salvato per ben tre volte da Rocco Sposato (lui vota perché è contro Biasi e di questo conflitto si adagiano tutti su cuscini di piuma), poi adesso è arrivato da “Padova” un altro “santo” e la maggioranza c’è e resiste molto bene (vivaddio)! Ma siccome la memoria è importante, chi oggi è sindaco, chi oggi è assessore, chi oggi è consigliere, chi oggi gonfia il petto, chi oggi cammina a testa alta, chi oggi cammina diversi metri sopra la terra e chi oggi si sente “Fanfani”, è così anche, e sottolineo “anche”, grazie alle persone che ho menzionato. Tanto vi dovevo per amore di onestà e di “memoria”. Buone cose!