Il Consiglio regionale approva due ordini del giorno presentati da Guccione come primo firmatario
redazione | Il 10, Ott 2012
Sul personale regionale trasferito alla provincia di Cosenza e sulla stabilizzazione dei 41 precari dell’Asp di Cosenza
Il Consiglio regionale approva due ordini del giorno presentati da Guccione come primo firmatario
Sul personale regionale trasferito alla provincia di Cosenza e sulla stabilizzazione dei 41 precari dell’Asp di Cosenza
Due ordini del giorno presentati al Consiglio Regionale dall’ on. Carlo Guccione, come primo firmatario sono stati approvati all’unaimità nella seduta di ieri.
1° ORDINE DEL GIORNO: SUL PERSONALE REGIONALE TRASFERITO ALLA PROVINCIA DI COSENZA;
2° ORDINE DEL GIORNO: SULLA STABILIZZAZIONE DEI 41 PRECARI DELL’ASP DI COSENZA;
Di seguito il testo integrale di entrambi:
ORDINE DEL GIORNO SUL PERSONALE REGIONALE TRASFERITO ALLA PROVINCIA DI COSENZA
AL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO REGIONALE
DELLA CALABRIA
ON. FRANCESCO TALARICO
S E D E
Premesso che:
– l’Amministrazione Provinciale di Cosenza, a seguito del deliberato assunto il 24 settembre 2012 a larghissima maggioranza dal Consiglio Provinciale, ha deciso di rimettere alla Regione le funzioni ed il personale regionale trasferito alla Provincia in base alla Legge n. 34 del 2002 con ciò evidenziando, in maniera eclatante e palese, il fallimento definitivo del decentramento amministrativo nella nostra regione e confermando l’atteggiamento di forte penalizzazione assunto, sin dal suo insediamento, dalla Giunta regionale nei confronti della provincia di Cosenza, che è la più grande provincia della Calabria;
– per anni (dal 2007 ad oggi) l’Amministrazione Provinciale di Cosenza, con grande responsabilità e senso istituzionale, si è assunta l’onere di anticipare oltre 12 milioni di euro per il pagamento dei salari e degli oneri previdenziali ed assicurativi del personale trasferito dalla Regione, mai ritardando o facendo venir meno la corresponsione di quanto dovuto ai lavoratori;
– tutto ciò è stato più volte segnalato agli uffici regionali competenti attraverso numerosi incontri e ampia documentazione delle spese effettuate e mai nessuna risposta concreta è venuta dall’Esecutivo regionale e dagli stessi uffici competenti;
Considerato che:
– dalla Giunta Regionale sono venute solo risposte generiche e dilatorie, per cui è evidente che con tale atteggiamento si vuole bloccare definitivamente il processo di decentramento amministrativo avviato negli anni passati, facendo ritornare i dipendenti e le funzioni in un primo tempo assegnati alla Provincia di Cosenza alle dipendenze della Regione e si vuole evitare a tutti i costi che i 12 milioni di euro anticipati dalla Amministrazione Provinciale di Cosenza ritornino nelle casse della stessa per essere reinvestiti in opere utili e urgenti a sostegno dei territori e delle popolazioni cosentine;
– nel riaffermare la nostra vicinanza ai lavoratori interessati e nell’assicurare loro massimo impegno e forte vigilanza sulle conseguenze che questa vicenda potrà comportare nei prossimi giorni,
Si impegna
il Consiglio regionale della Calabria a chiedere al Presidente della Giunta regionale, on. Giuseppe Scopelliti e alla stessa Giunta il trasferimento delle risorse finora anticipate e mai erogate all’Amministrazione Provinciale di Cosenza nel pieno rispetto della Legge 34/02.
I CONSIGLIERI REGIONALI
CARLO GUCCIONE
FERDINANDO AIELLO
ROSARIO MIRABELLI
DOMENICO TALARICO
ORDINE DEL GIORNO SULLA STABILIZZAZIONE DEI 41 PRECARI DELL’ASP DI COSENZA
AL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO REGIONALE
DELLA CALABRIA
ON. FRANCESCO TALARICO
S E D E
Premesso che:
– l’ASP di Cosenza dal 1° ottobre non ha proceduto al rinnovo del contratto di fornitura di servizi per tramite della società di somministrazione di lavoro “Obiettivo Lavoro S.p.a.” a 41 lavoratori e lavoratrici interinali utilizzati presso le strutture sanitarie di Castrovillari e San Giovanni in Fiore per cui quarantuno famiglie sono rimaste senza reddito. Un colpo pesante, che si aggiunge alla situazione drammatica del lavoro in Calabria e che è il segnale di quanto nella sanità gravano contraddizioni antiche e recenti che scaricano sul lavoro il peso del risanamento e dei vincoli normativi. Da una parte c’è un lavoro sotto stress, che prevede turni massacranti, con blocco del turnover ma con costi aggiuntivi per il SSR; dall’altra un lavoro precario, povero ma altrettanto importante e necessario per mantenere in piedi l’organizzazione dei servizi di cura da parte di medici ad autisti di ambulanze;
– le OO.SS. e le Amministrazioni comunali di Castrovillari e San Giovanni in Fiore nella stessa giornata di lunedì 1° ottobre hanno rappresentato questo disagio in sede di Dipartimento regionale “Tutela della Salute”, dove hanno convenuto sull’esigenza di dare unitarietà all’intera vertenza del precariato calabrese sanitario per sottrarlo, una volta per tutte, alle storture dentro cui è stato avvitato nel tempo tra bisogni di lavoro, norme e strumentalizzazioni politiche;
-con questa condivisione di vedute, e nella consapevolezza dei vincoli normativi che gravano nella Regione per effetto del Piano di rientro e in materia di spending review, le OO.SS. e le amministrazioni hanno sottoscritto un verbale di intenti a firma del Dirigente Generale Vicario, Dott. Bruno Zito con l’obiettivo di trovare uno spiraglio alla vertenza;
Considerato che:
– nel verbale si assumeva l’impegno a cercare ogni soluzione possibile per salvaguardare i rapporti di lavoro; si prendeva atto della necessità formalizzata (nota n.1862275 dell’11.09.2012) dal Direttore Generale dell’ASP di Cosenza di dover garantire i Livelli Essenziali di Assistenza e, per questo, si chiedeva “l’autorizzazione alla proroga dei contratti sino al 31.12.2012, nelle more della definizione delle procedure di gara per l’esternalizzazione dei servizi, attualmente sospesa per la riorganizzazione aziendale”; si evidenziava che, a breve, ci sarebbero stati incontri della Dirigenza e del Comparto con le OO. SS. per affrontare anche i temi del precariato sanitario da portare all’attenzione del Commissario ad acta e del Subcommissario Gen. Pezzi; si assumeva la richiesta sindacale di valutare la possibilità di una proroga dei contratti sino alla data del 31.12.2012; si constatava la necessità di tener conto delle recenti valutazioni della Corte dei Conti e delle disposizioni del Subcommissario Gen. Pezzi e dell’opportunità che questi nuovi vincoli potessero essere rappresentati e discussi ad un tavolo generale di politiche sanitarie; si invitava il DG dell’ASP di Cosenza, Dott. Gianfranco Scarpelli, a prendere atto del verbale e a valutare l’opportunità di una proroga del contratti per 15 giorni, il tempo necessario per espletare ogni confronto necessario tra la Struttura commissariale e le OO.SS. e, nel contempo, garantire la funzionalità dei servizi e la garanzia dei LEA;
Considerato, inoltre, che:
-ciononostante, il Direttore Generale dell’ASP di Cosenza, nel mentre il Direttore Generale dell’A.O. dell’Annunziata annunciava a mezzo stampa la sua intenzione di prorogare altri contratti nella consapevolezza di dover dare garanzia al diritto di cura, ha ritenuto di non poter procedere alla proroga del contratto con Obiettivo Lavoro per non incorrere nelle sanzioni di legge;
-sono clamorosamente palesi ed evidenti le contraddittorietà che emergono dalla vertenza dei 41 lavoratori precari. Essi, infatti, sembrano essere quelli che, nonostante abbiano prodotto un enorme risparmio in termini di costi e garantito efficienza, oggi si sottrae lo status per essere salvaguardati all’interno dell’intero bacino composto di oltre duemila dipendenti precari de Sistema Sanitario Regionale;
-se l’obiettivo del Piano di rientro è il risanamento, la ricerca dell’equilibrio finanziario e l’organizzazione dei servizi finalizzata alla garanzia dei LEA, occorrerà rendere palese se nella scala gerarchica degli obiettivi la garanzia dei LEA è superata dai vincoli sul lavoro, considerato che la spesa del lavoro precario è entrata da tempo nel consolidato dei bilanci aziendali, seppure con diverse forme contrattuali;
Si chiede alla S.V.
-che si giunga ad una soluzione della vertenza in funzione della salvaguardia del lavoro e della garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza;
-che vengano superate le contraddizioni e le dicotomie dentro cui muovono scelte aziendali in cui il lavoro è ostaggio di logiche complesse che vanno ricondotte invece alla valorizzazione del lavoro in ogni sua forma;
-che venga assicurata l’urgente convocazione di un tavolo regionale con la Struttura Commissariale e la dirigenza dell’ASP per trovare nell’immediato una soluzione ai 41 lavoratori di “Obiettivo Lavoro” e per costruire, di pari passo con il Ministero, un percorso di stabilizzazione certa per le migliaia di lavoratori che da oltre un decennio hanno maturato il sacrosanto diritto ad essere considerati, a tutti gli effetti, alla stessa stregua di tutti gli altri lavoratori;
I CONSIGLIERI REGIONALI
CARLO GUCCIONE
DOMENICO TALARICO
ROSARIO MIRABELLI
FERDINANDO AIELLO