Il Consiglio regionale approva il bilancio 2013, vale 10,4 miliardi di euro
redazione | Il 22, Dic 2012
Il 45,5% è rappresentato da spese per la sanità
Il Consiglio regionale approva il bilancio 2013, vale 10,4 miliardi di euro
Il 45,5% è rappresentato da spese per la sanità
REGGIO CALABRIA – Il Consiglio regionale ha chiuso ieri i suoi lavori approvando a maggioranza il Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale-finanziario, collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2013, le “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale 2013-2015 della Regione Calabria (Legge Finanziaria) e la proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale “Bilancio di previsione della Regione Calabria per l’anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015”. “Il bilancio di previsione 2013 della Regione – si afferma nella relazione di accompagnamento – vale circa 10,4 miliardi di euro, al netto delle contabilità speciali e comprese le risorse non impegnate nel corso dell’esercizio precedente. Aggiungendo queste risorse a quelle di competenza pura dell’anno (5,2 miliardi di euro) emerge che il 45,5% è rappresentato da spese per la sanità. Le risorse per investimenti (Por e Fas) rappresentano il 10% circa del bilancio puro di competenza, ma all’interno del fondo pluriennale vincolato, soggetto ad impegni pluriennali da parte dei dipartimenti richiedenti, sono allocate risorse per circa tre miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi a titolo di Por 2007-2013 e 500 milioni di euro per i Fas. La spesa finanziata con risorse autonome rappresenta solo il 7,5% della spesa complessiva in termini di competenza totale”. Le spese previste per il 2013 saranno così ripartite: per la sanità 4,755 di miliardi di euro, pari al 45,5 % del Bilancio; risorse Por 2007-2013, 612 milioni di euro (5,8%); Apq (Accordi di programma quadro), 365 milioni di euro (3,5%); altri fondi vincolati, 334 milioni di euro (3,2%); fondo pluriennale vincolato 2,93 miliardi di euro (28%); Fondi perenti 381 milioni di euro (3,6%); accantonamenti, 299 milioni di euro (2,9%); spese con risorse autonome, 780 milioni di euro (7,5%). L’assemblea, inoltre, su proposta del vicepresidente, Alessandro Nicolò, ha approvato il Bilancio di previsione 2013 del Consiglio regionale. Nella sua relazione Nicolò ha affermato che “il Consiglio aveva già anticipato autonomamente gli orientamenti successivamente codificati con la legge nazionale sulla ‘spending review’. A partire dal primo gennaio del 2012 sono stati realizzati risparmi, complessivamente, per 3 milioni e 288 mila euro, così ripartiti: abolizione del vitalizio, con un risparmio di 1,6 milioni di euro; riduzione degli accessi da 20 a 15, con un risparmio di 500 mila euro; abolizione del trattamento di fine mandato, con un risparmio di 420 mila euro; riduzione delle indennità di consigliere, con un risparmio di 648 mila euro; taglio delle missioni, con un risparmio di 120 mila euro”. In chiusura di seduta sono stati approvati la mozione del consigliere Pd Nino De Gaetano riguardante gli ex Cdr e l’ordine del giorno del consigliere Pdl Giovanni Nucera che impegna il Presidente della Giunta a sollecitare il Governo centrale a decretare lo stato di emergenza per la drammatica situazione degli immigrati nella Piana di Gioia Tauro. Licenziati anche l’ordine del giorno del consigliere Luigi Fedele riguardante la mancata realizzazione dello svincolo autostradale di Bagnara-S.Eufemia d’Aspromonte; due ordini del giorno del consigliere Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente), il primo per sensibilizzare il Governo ad un intervento per opporsi alla revisione del piano industriale di Alitalia “al fine di rendere efficace ed effettivo il servizio di trasporto aereo tra l’Area Metropolitana dello Stretto ed il resto del Paese” ed il secondo riguardante la “drammatica condizione degli immigrati della Piana di Gioia Tauro, da sottoporre all’attenzione del Ministro Riccardi e per far dichiarare dal Governo nazionale l’emergenza umanitaria per gli immigrati della Piana di Gioia Tauro”. Approvato anche un ordine del giorno a firma del consigliere Pd Mario Franchino riguardante le trivellazioni nel Mar Jonio.