Il Consiglio regionale apre i lavori con un minuto di silenzio per i sei lavoratori travolti dal treno a Rossano
redazione | Il 26, Nov 2012
Si discute di Sorical ma si rinvia il dibattito sulle Ferrovie della Calabria. Accorpate le materie delle Commissioni
Il Consiglio regionale apre i lavori con un minuto di silenzio per i sei lavoratori travolti dal treno a Rossano
Si discute di Sorical ma si rinvia il dibattito sulle Ferrovie della Calabria. Accorpate le materie delle Commissioni
REGGIO CALABRIA – Il Consiglio regionale della Calabria, in apertura dei lavori della seduta di oggi, ha osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle sei vittime dell’incidente di sabato scorso a Rossano. E’ stato il presidente Francesco Talarico a proporre all’aula il raccoglimento.
INIZIATI LAVORI CONSIGLIO, IN ODG SORICAL E FDC
Il Consiglio regionale ha iniziato i propri lavori con il question time. Successivamente l’aula discuterà sulla Sorical, la società di risorse idriche della Calabria e sulle Ferrovie della Calabria. Il Consiglio sarà chiamato anche a determinarsi su tre proposte di legge: la prima che disciplina le responsabilità amministrative delle persone giuridiche delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica; la seconda prevede interventi in materia di sostegno ed innovazione delle attività professionali; la terza sull’istituzione di ecomusei in Calabria. Infine, il Consiglio si pronuncerà su due proposte di provvedimento amministrativo che prevedono il nuovo testo del Por Calabria Fesr 2007-2013 e l’eventuale sostituzione di un componente il gruppo dei consulenti giuridici.
INSERITO IN ODG TRASFORMAZIONE ‘CAMPANELLA’
In apertura dei lavori del Consiglio regionale, Antonio Scalzo, del Pd, ha chiesto ed ottenuto, con il solo voto contrario del consigliere Idv Giuseppe Giordano, di inserire in discussione un ordine del giorno riguardante la trasformazione della Fondazione Campanella da istituto privato, a Irrc, Istituto di Ricerca, Ricovero e Cura. Sull’argomento il presidente Francesco Talarico ha informato l’Aula che il prossimo 10 dicembre è prevista una audizione di lavoratori in conferenza dei capigruppo per individuare il percorso da seguire.
GENTILE: NECESSARIA CHIAREZZA SU SORICAL. ASSESSORE LAVORI PUBBLICI, PRESTO PROGETTO RIFORMA SETTORE
Il dibattito sullo stato di funzionamento della Sorical è stato introdotto dall’assessore ai lavori pubblici Pino Gentile. “Sin dall’avvio – ha detto – la nuova società per la gestione delle risorse idriche della Calabria palesò difficoltà che dal 1997 ad oggi non sono state risolte ed affrontate soprattutto per quanto riguarda il sistema dei rapporti con gli enti locali che non riuscivano e non riescono a pagare le forniture tant’é che i Comuni ad oggi hanno debiti con la Sorical per circa 250 milioni di euro. C’é però da sottolineare che mentre i Comuni tentavano di contrattare il rientro dal debito, l’indomani ricevevano notifiche dalla Sorical che ingiungeva il pagamento immediato di quanto magari contrattato il giorno prima. Ma il fatto grave – ha aggiunto Gentile – è che la Sorical si serviva di uno studio legale di Napoli a cui ha pagato 800 mila euro di parcella come se in Calabria non vi fossero avvocati”. Gentile inoltre ha reso noto che “la Sorical non ha ancora comunicato il numero esatto dei dipendenti, né alcun chiarimento è stato dato della esposizione debitoria per oltre 150 milioni di euro che presenta verso alcuni istituti di credito. Voglio ancora sottolineare – ha aggiunto – che i massimi dirigenti della Sorical sono stati nominati tutti dal socio privato, percepiscono circa 200 mila euro all’anno a testa di emolumenti e fanno i padroni con i soldi della Regione. Io dico che devono andare via il prossimo dicembre quando scadranno i loro incarichi perché di dirigenti in grado di fare quel lavoro ne abbiamo a iosa”. L’assessore Gentile inoltre, rivolto all’apposizione di centrosinistra che ha presentato un progetto di legge per istituire una commissione d’inchiesta sull’operato della Sorical e sui suoi rapporti con la Regione, ha detto che “si tratta di un’iniziativa da mettere momentaneamente da parte ed impegnare i nostri dirigenti per arrivare molto presto al dunque con Sorical”. Gentile, concludendo il suo intervento, ha annunciato che prossimamente porterà alla valutazione della Giunta regionale un suo progetto di riforma del settore.
IL DIBATTITO SULLA SORICAL
Solo tre gli interventi al dibattito sulla Sorical, seguito alla relazione dell’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile Mario Maiolo (Pd) si è chiesto se “alla luce dei dati e della drammatica situazione descritta dall’assessore Gentile, perché la nostra richiesta di fare una discussione profonda sulla Sorical abbia avuto così tante resistenze in Consiglio”. Maiolo ha quindi ricordato che lo Statuto regionale assegna al Consiglio regionale la possibilità di costituire una commissione d’inchiesta, dal cui lavoro poi pervenire ad una proposta unitaria. Pur apprezzando la chiarezza della relazione di Gentile, Maiolo ha evidenziato la “situazione allarmante che ne emerge se anche l’assessore ai lavori pubblici non è stato in grado di ottenere dalla Sorical la documentazione che aveva richiesto, come rappresentanza del socio di maggioranza. Sono questioni che implicano la responsabilità del Consiglio regionale”. Il consigliere regionale Pd ha contestato nella relazione dell’assessore Gentile “il fatto che gran parte dei problemi derivino dalla ‘gara’ della Giunta Meduri. Niente di più errato. I problemi sono venuti con la legge 10 del ’97 che ha messo in essere un meccanismo devastante che solo dagli Enti locali accumula ogni anno un debito di 100 mln di euro. C’é un errore profondo dell’indirizzo politico della legge 10 sulla quale insistono responsabilità storiche” ha ancora detto Maiolo che sulla vicenda dei documenti richiesti e mai consegnati ha chiesto al presidente del Consiglio regionale che “chi nega venga rimosso immediatamente”. Ribadendo la necessità della Commissione d’indagine Maiolo ha parlato di “offerta di un percorso di responsabilità, di strumento con il quale, in tempi rigorosamente prestabiliti, la Regione può riappropriarsi della sua capacità di indirizzo”. E di “carenze ed omissioni” ha parlato il consigliere del gruppo misto Pasquale Maria Tripodi che si è soffermato sulla manutenzione ordinaria e straordinaria della Sorical, e sul fatto che “lavori straordinari, iniziati da oltre sette anni, come quelli della diga sul Menta, non siano stati ancora terminati”. Nel sostenere la richiesta della Commissione d’inchiesta Tripodi ha rivolto all’aula l’appello a “non dividerci, almeno su un tema che riguarda l’intera comunità calabrese, e sul quale la Regione sta rischiando di perdere milioni e milioni di euro”. Infine Alfonso Dattolo, dell’Udc, ha pure affrontato il nodo dei costi, che “così gestiti non consentono a Sorical di stare sul mercato, se non riesce a produrre energia dai suoi impianti ed è costretta invece a comprarla a prezzi di mercato”. Infine il problema dei debiti dei Comuni, verso i quali “su una voce così drammatica non possiamo insistere più di tanto – ha detto Dattolo – che ha disegnato un percorso in cui si possa realizzare una rivisitazione degli assetti e degli asset. Solo così potremmo parlare di riforma epocale. Un segnale forte per rendere un servizio ai Comuni ed ai calabresi”.
SCOPELLITI, SORICAL NON DIVERSA DA TANTI CARROZZONI
‘NON E’ QUESTO MOMENTO PER UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA’
“Mi sarei aspettato su un tema così delicato come la Sorical qualche intervento in più dei colleghi della minoranza affinché potessi comprendere quali siano stati la filosofia, le procedure amministrative, la missione, la strategia, messe in campo per Sorical. Da parte nostra invece vogliamo dare segnali molto chiari perché la Sorical non è cosa diversa da tanti altri carrozzoni”. Lo ha detto il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, concludendo il dibattito sulla Sorical in Consiglio regionale. “Come ha detto l’assessore Gentile – ha aggiunto Scopelliti – dall’inizio di questa nostra legislatura, nonostante le reiterate richiesta di informazioni, non siamo riusciti a bandire un solo posto sui circa 170 dipendenti di Sorical. La società se guardiamo agli impegni che avrebbe dovuto soddisfare, avrebbe dovuto destinare per legge 95 milioni di euro per efficientare il sistema idrico calabrese invece ne ha sottoscritti complessivamente 62. Mi chiedo: chi ha contestato la Sorical in questi anni per l’insufficiente programma di investimenti? Da parte nostra posso dire che con Sergio Abramo ci siamo a lungo confrontati nel momento in cui egli ha svolto le sue funzioni all’interno di Sorical, e ci ripeteva continuamente che le questioni erano complesse e delicate. Il problema è dunque che qui, finora, nessuno ha detto basta. Basta abbiamo cominciato a dirlo noi e non solo sulla Sorical, se vogliamo sopravvivere come comunità calabrese è necessario cambiare radicalmente, in tempi ristrettissimi”. “La situazione è tale – ha sostenuto ancora il presidente della Regione – che è necessario garantire ogni giustificazione di spesa poiché su questo si misura una autentica classe dirigente. Voglio anche ricordare, come esempio, quando Loiero nel 2007 venne a Reggio per tagliare il nastro di inaugurazione del sistema Menta. Mancavano 13 milioni per completare l’opera, la Regione li impegnò ma Sorical fece altro. Allora, chi controllava chi e cosa?”. Sulla proposta dell’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla Sorical presentata da numerosi consiglieri di opposizione, il Presidente della Regione ha detto che “non è questo il momento. E’ come se volessimo interrompere il lavoro dei commissari liquidatori della società Sorical che invece devono completare interamente il loro mandato di modo che il Consiglio regionale abbia sotto gli occhi interamente tutta la questione. Questo perché la differenza tra noi e gli altri – ha concluso Scopelliti – è che noi non abbiamo impegni con nessuno e la nuova società che verrà in futuro dovrà rispondere soltanto alle necessità della nostra popolazione”.
SU FERROVIE CALABRIA DISCUSSIONE RINVIATA
Sul punto riguardante il dibattito sulle Ferrovie della Calabria, il Consiglio ha rinviato la discussione in attesa che il progetto di legge già approvato in Commissione approdi in aula. Successivamente è stato approvato l’esame abbinato dei provvedimenti di legge, il primo a firma di Giovanni Nucera (Pdl) e l’altro della Giunta regionale inerente “L’adeguamento ai modelli di organizzazione e di gestione ai sensi dell’art. 6 del decreto legislativo 8 giugno 2011, n.231″concernente la Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni prive di personalità giuridica, a norma dell’art. 1 della legge 29 settembre 2000, n.300”. Approvate anche due proposte di legge di iniziativa del capogruppo del Pdl Gianpaolo Chiappetta, una prima su “Interventi in materia di sostegno all’innovazione delle attività professionali” e la seconda “L’istituzione degli ecomusei in Calabria”. “Le due leggi licenziate oggi – ha affermato Chiappetta – che intervengono su problematiche che in passato hanno sollevato approfondite riflessioni e accesi dibattiti intervengono in materie diverse e rappresentano apprezzabili decisioni. La proposta sugli ecomusei muove dalla profonda consapevolezza circa lo straordinario patrimonio ambientale calabrese, giacimenti di natura e bellezza il cui valore non è dato dalla somma degli elementi che lo compongono ma dall’insieme che li rende preziosi e irripetibili. La stessa che consente infatti l’istituzione di ecomusei nella nostra regione determinando l’ampliamento di quella rigenerazione culturale che sottende ad ogni percorso di crescita e di sviluppo. L’altro è un disposto legislativo che dota la Regione di strumenti destinati a sostenere i giovani professionisti nella fase di avvio delle attività ed aiutare gli ordini professionali a migliorare i servizi nei confronti dei propri iscritti”. “Il nuovo percorso della Calabria – ha aggiunto Chiappetta – si misura non solo nella capacità di affrontare emergenze e problemi storici ma anche nella ragionevolezza e lungimiranza con la quale vengono approvate leggi che, nelle diverse materie, ricadono sotto la diretta competenza regionale, forniscono regole, aiuti, strumenti necessari per liberare energie e risorse della società e del territorio calabrese”. Il consiglio ha approvato la “Presa d’atto del nuovo testo Por Calabria Fesr 2007-2013”, provvedimento che “recepisce – ha spiegato il presidente della Commissione Claudio Parente – le indicazioni del piano di azione e coesione”. Sul punto è intervenuto il consigliere Mario Maiolo che ha avvertito sul fatto che si tratti di un “atto più o meno contabile. Pare strano – ha aggiunto – che non ne sia stata investita la sesta commissione consiliare”. Maiolo ha rilevato come “l’impostazione della Giunta sia stata quella di recuperare, in una logica che superi le difficoltà e le capacità regionali” ma ha avvertito che si tratta di un atto “che va ad incidere non tanto sul quadro programmatico ma soprattutto su quello finanziario. Ho paura che questo atto non risolva i problemi di funzionamento del programma”. Sui rilievi di Maiolo è intervenuto il consigliere Salvatore Pacenza ricordando che con la sesta commissione dichiarata di fatto decaduta non c’era la possibilità di riunirsi. “Nulla quaestio sull’importanza del provvedimento come ha detto Maiolo – ha sostenuto Pacenza – ma il mancato passaggio in commissione é corrisposto con una fase istituzionale del tutto particolare”. Ha chiuso il dibattito l’assessore al bilancio Giacomo Mancini. “Se non si presta attenzione al nostro lavoro – ha detto ancora Mancini – si tenga almeno conto di quanto ha affermato il ministro Barca. Si tratta di un passo trasparente e lineare che la giunta regionale propone al Consiglio in linea con le attività programmatiche della Regione”. Per dichiarazione di voto Mario Maiolo, annunciando il suo voto contrario, e ribadendo la necessità di un passaggio in Commissione ha rilevato nell’atto la mancanza di un contraddittorio con i Comuni, così come già valutato negativamente dall’Anci.
CONCLUSO CONSIGLIO, ACCORPATE MATERIE COMMISSIONI
In chiusura di seduta, il Consiglio regionale ha approvato una proposta di modifica regolamentare riguardante l’accorpamento di materie e funzioni tra le varie commissioni. I fondi comunitari sono stati così assegnati alla seconda commissione, il controllo contabile è stato assegnato alla Commissione vigilanza. Le competenze della quinta commissione sono state affidate alla prima. Approvata una mozione riguardante l’utilizzo dell’essenza del bergamotto che rischia di essere messo al bando dall’Unione europea, una riguardante Lsu-Lpu e precari della sanità e l’ordine del giorno sulla trasformazione della Fondazione Campanella in istituto regionale di ricovero e cura. Approvato infine su proposta del consigliere Caputo un ordine del giorno rivolto alle ferrovie inerente l’incidente di Rossano.
NUCERA: BENE AMPLIAMENTO MODELLI ORGANIZZATIVI
“Incentivare ed ampliare i modelli organizzativi dai quali possano derivare una migliore organizzazione e trasparenza dell’azione di quanti, a vari livelli, operano con la Regione e gli enti strumentali, è un’operazione non solo importante, ma, in particolare nella nostra terra, anche e soprattutto un passaggio indifferibile. Per questo motivo, mi sono fatto promotore di una proposta di legge ad hoc che è stata approvata dall’Aula”.
E’ quanto asserisce il segretario-questore Giovanni Nucera, commentando con soddisfazione l’accoglimento da parte del Consiglio regionale nella seduta odierna del provvedimento legislativo in questione. “Nel richiamare la precedente disciplina regionale, la n. 15/2008, art. 54 – che aveva realizzato un passo fondamentale nella materia – l’obiettivo era quello di estendere l’adozione dei modelli organizzativi quale ulteriore garanzia. E’ forte, infatti, in tutti noi la consapevolezza – continua Nucera – che la criminalità si combatte innanzitutto sul fronte culturale e ciò indubbiamente accende la riflessione sulla prevenzione quale momento prioritario. I legislatori hanno il dovere morale e giuridico nei confronti della collettività che rappresentano di garantire, con le leggi, un regime di operatività sul territorio caratterizzato da trasparenza e legalità”.
IMBALZANO: IMPORTANTE APPROVAZIONE MOZIONE BERGAMOTTO
“L’approvazione da parte del Consiglio regionale della mozione da me presentata a tutela della intera filiera del bergamotto è un risultato importante, raccogliendo, in modo tempestivo, il grido di allarme lanciato nei giorni scorsi dalle associazioni produttive e dagli imprenditori del settore”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente), promotore di diverse iniziative finalizzate alla valorizzazione dell’oro verde e dei suoi derivati.
“All’azione terroristica da parte delle lobbies chimiche attraverso le richieste del Comitato scientifico per la sicurezza dei consumatori, è corrisposta anche la reazione del presidente internazionale dei profumieri, considerato che non esiste sul mercato dei prodotti di prestigio una fragranza priva della preziosa essenza. E’ paradossale – aggiunge Imbalzano – che, dopo il riconoscimento dell’Unione europea del marchio Dop a questa eccellenza calabrese, si stia tentando di limitare l’utilizzo di tanti e preziosi oli essenziali. Pertanto, questa ulteriore iniziativa conferma la massima attenzione dell’Istituzione Regione, con l’obiettivo anche di indurre il Ministro dell’Agricoltura, i parlamentari nazionali ed europei ad una mobilitazione sinergica per impedire che vengano immessi sul mercato prodotti sintetici che- questi sì- nuocciono alla salute dei consumatori”.