Il Consiglio regionale sospeso affida all’esterno la comunicazione di Calabria on web Ci aspettiamo una reazione dei consiglieri regionali di minoranza, e magari anche dell'Ordine dei giornalisti. E soprattutto una ragionevole spiegazione dell'Ufficio di Presidenza"
“Il lungo elenco di nomine, indicazioni, assegnazioni a mezzo delibere perpetrato dalla maggioranza ‘sospesa’ ma ancora saldamente ancorata alle buone pratiche del clientelismo pre-elettorale continua ad allungarsi. A pochi giorni all’autorizzazione preventiva a nuove spese di personale per Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Regione Calabria, che tradotto sarebbe, nuove assunzioni previste all’Arpacal, perché così recita anche il Piano triennale del fabbisogno, scopriamo anche che Palazzo Campanella decide di rilanciare sulla comunicazione con l’attivazione della «sezione Web Interviste e un Tg Istituzionale per il magazine Calabria on web». Del resto, abbiamo a che fare con un Consiglio regionale che a pochi mesi dalla fine della consiliatura licenzia quattro giornalisti con esperienza pluridecennale, accorgendosi con grande ritardo che quei professionisti erano in servizio ma senza aver vinto un concorso. Ma questa è un altro capitolo della storia”. E’ quanto afferma la senatrice Bianca Laura Granato (L’Alternativa c’è).
“All’affidamento di questo servizio fondamentale per un Consiglio regionale sciolto da mesi è quello dell’affidamento diretto con un ordine d’acquisto sul Mercato elettronico della Pubblica amministrazione – spiega ancora Granato -. Il nuovo prodotto editoriale orbita attorno al magazine la cui direzione politica è stata affidata dal presidente del consiglio regionale Giovanni Arruzzolo al consigliere Giuseppe Neri e che ha lo scopo di «far conoscere le positività della regione» e «fornire notizie e informazioni sull’attività del consiglio regionale». Al termine della riunione della direzione del magazine dell’11 marzo scorso, «la direzione politica ha stabilito di dare slancio al nuovo progetto editoriale ‘Calabria on web 2.0’, approvato in sede di riunione redazionale dell’11 febbraio 2019, che prevede, oltre all’internalizzazione di Calabria on web attraverso la traduzione del sito web in inglese e la diffusione all’estero del magazine, anche la realizzazione di un nuovo format digitale finalizzato a ‘movimentare’ il magazine, rendendolo più interattivo, efficace e innovativo». Nasce così l’idea di realizzare web interviste sul sito e sulle pagine social, «in modo da rendere il magazine competitivo e aggiornato rispetto al panorama dell’informazione digitale» e di creare un telegiornale istituzionale, “al fine di creare un raccoglitore di notizie legate al ruolo ‘governativo’ dell’ente pubblico, avvicinando ancor di più i cittadini alle attività di Palazzo Campanella e fornendo valore aggiunto al processo di comunicazione tra i diversi attori che entrano in gioco, ossia Presidente del Consiglio regionale, CALRE, Consiglio regionale, Ufficio di Presidenza, Commissioni, Co.Re.Com., Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza”. Servizi affidati – spiega ancora la senatrice de “L’Alternativa c’è” – addirittura per 24 mesi alla Pica srls, alla quale andranno 36.600 euro Iva inclusa, proprio a ridosso dell’inizio della campagna elettorale e in chiusura di legislatura. Ad occuparsi di tutto il buon Neri, e siamo nell’alveo della legittimità burocratica ma non certo politica, e soprattutto di opportunità. Ci aspettiamo una reazione dei consiglieri regionali di minoranza, e magari anche dell’Ordine dei giornalisti. E soprattutto una ragionevole spiegazione dell’Ufficio di Presidenza”.