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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 19 SETTEMBRE 2024

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Il Console del Marocco Naccari in visita ad un centro calabrese di accoglienza Che da qualche giorno ospita una famiglia marocchina:grazie Italia!

Il Console del Marocco Naccari in visita ad un centro calabrese di accoglienza Che da qualche giorno ospita una famiglia marocchina:grazie Italia!

| Il 12, Ago 2024

Il Console del Marocco Naccari in visita ad un centro calabrese di accoglienza che da qualche giorno ospita una famiglia marocchina:grazie Italia!

Il Console Onorario del Regno del Marocco per la Regione Calabria avv. Domenico Naccari, si è recato in visita presso un centro Sai che ospita da qualche giorno una famiglia marocchina composta da due adulti e tre figli minori.
In Marocco il capofamiglia svolgeva l’attività di macellaio e la consorte quella di domestica. Hanno avuto problemi familiari, e pertanto hanno deciso di tentare la sorte,come molti loro connazionali, attraversando il mare, rischiando la propria vita e quella dei figli. Per loro il destino è stato favorevole, poiché in seguito alle procedure di identificazione, le autorità competenti hanno deciso di destinarli al centro “Sai” di Mileto.
Erano presenti il Sindaco di Mileto avv. Salvatore Giordano, il responsabile della struttura arch.Massimo Morelli ed i responsabili dell’ ufficio immigrazione della Cgil di Gioia Tauro, Vibo Valentia ,Catanzaro e Crotone Antonino Calogero e Abdel Ilah El Afia .
Il Sindaco di Mileto nel dare il benvenuto alla famiglia, ha ricordato come nella città da lui amministrata, sia presente una forte componente proveniente dal Marocco, ben inserita e rispettosa delle regole.
Il Console dal canto suo, ha evidenziato che oggi la migrazione dal Marocco è limitata rispetto a molti anni orsono posto che il Pil del paese magrebbino è al 3,1 per cento ed un tasso di disoccupazione in costante diminuizione. Il Console ha evidenziato che tale evento dimostra per l’ennesima volta la generosità e disponibilità dell’Italia tutta e della Calabria in particolare nei confronti dei migranti.