Il Console Onorario del Regno del Marocco per la Regione Calabria in visita alla Grande Moschea di Roma A fare da "Cicerone" durante la visita, avvenuta in forma privata, la più nota autorità religiosa islamica presente nella capitale:l' Imam Nader Akkad
redazione | Il 08, Lug 2024
Calorosa accoglienza del Console Calabrese avv. Domenico Naccari, accompagnato dal prof. Paolo Sabbatini, Ambasciatore per le comunicazioni italo-cinesi del centro sinologico mondiale, presso la grande moschea di Roma. A fare da “Cicerone” durante la visita, avvenuta in forma privata, la più nota autorità religiosa islamica presente nella capitale:l’ Imam Nader Akkad.
Quest’ultimo ha illustrato gli aspetti più reconditi della suddetta religione, iniziando dal luogo fisico – la più grande Moschea d’Europa inaugurata nel 1995- progettata dall’architetto Paolo Portoghesi e dall’architetto iracheno Sami Mousawi in una sintesi tra diverse tradizioni architettoniche e culturali; dalla tipologia persiana a quelle ottomane, dagli archi intrecciati caratteristici della Spagna medievale alle piccole cupole ispirate al barocco occidentale di Bernini. Come spiegato dal dott. Akkad questi intrecci e rimandi stilistici ci ricordano, tra le altre cose, che il cattolicesimo e l’islam hanno molti punti in comune, primo fra tutti l’importanza data alla figura di Maria, madre di Gesù. Assai interessante,inoltre, è stato scoprire che vi sono dei banali luoghi comuni non corrispondenti alla realtà sulla cultura islamica che vedono la figura della donna sottoposta a quella dell’uomo: nulla di più falso, come sottolineato dall’Imam, ma anzi la verità si trova esattamente nel concetto contrario posto che la donna è considerata centrale, come rilevantissima è la figura di Maria. Nel corso della visita, l’Imam ha descritto minuziosamente diversi emblemi presenti nel luogo di culto che si caratterizza per maestosità ed ampiezza all’interno del tessuto cittadino romano.
Il Console Naccari dopo essersi complimentato con l’Imam per la coinvolgente illustrazione, ha espresso il desiderio di partecipare ad un’altra visita in quello che è considerato il punto di riferimento religioso culturale e sociale dell’intera comunità islamica italiana ed europea.