Il decreto salva Roma bis l’ancora di salvataggio del comune di Taurianova?
Mar 06, 2014 - redazione
Rese note le motivazioni della Corte dei Conti sulla mancata approvazione del Piano di riequilibrio. Tributi e Gioseta la causa scatenante del “no” dei giudici amministrativi
di LL
Il decreto salva Roma bis l’ancora di salvataggio del comune di Taurianova?
Rese note le motivazioni della Corte dei Conti sulla mancata approvazione del Piano di riequilibrio. Tributi e Gioseta la causa scatenante del “no” dei giudici amministrativi
di LL
Azzeccate in pieno le nostre previsioni sulle reali motivazioni della bocciatura del Piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti. I giudici amministrativi hanno puntato il dito sui tributi comunali e su Gioseta. Sono queste infatti le cause scatenanti del dissesto finanziario dell’Ente. Una motivazione prevedibile, vista la gestione allegra di Gioseta ed il mancato controllo da parte degli amministratori del comune. D’altronde come dare torto ai giudici amministrativi di Reggio Calabria? Il comune di Taurianova prima dell’avvento di Gioseta incassava dai tributi locali il 64%, con Gioseta il primo anno solo il 9%. Un disastro di proporzioni inimmaginabili, che si ripercuoterà per svariati anni, nell’organizzazione comunale. A smantellare la macchina organizzativa comunale per la riscossione dei tributi ci vuole poco, ma ricostruirla diventa davvero difficile e con tempi lunghissimi. Proprio come è successo a Taurianianova. Gioseta e tributi comunali sono anche al centro dello scioglimento del Consiglio comunale di Taurianova. E adesso è anche ufficiale il dissesto delle casse comunali, che va addebitato alla pessima gestione dei tributi comunali. Gioseta nata da un accordo tra i comuni di Taurianova, Seminara e Gioia Tauro doveva
diventare nelle previsioni dei sindaci dell’epoca, una sorta di grande macchina delle riscossioni, una società che avrebbe potuto essere adottata in tutta la Calabria. Per fortuna il progetto si è fermato a questi Comuni, altrimenti la lista del fallimento degli Enti sarebbe stata lunghissima.
Analizzando l’accordo a suo tempo siglato tra i tre sindaci, con 5 clausole in esso contenute, veniva impedito nei fatti l’annullamento dello stesso. Il punto controverso era la tutela del socio privato con una penale elevatissima per i tre comuni della Piana. Per poter eliminare tale clausola il vice prefetto Gullì, commissario del comune di Seminara ha dovuto sudare le famose sette camicie. Tra ricorsi e cavilli giudiziari solo recentemente i legali dei comuni interessati sono riusciti a trovare una soluzione. Infatti per avere una banca data anagrafica, ci sono voluti ben 5 anni di azioni legali. Ma a dare una mano per evitare la bancarotta comunale, ci sta pensando il Governo Renzi con il decreto salva Roma bis. Infatti sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo, nel decreto emanato per salvare le città di Roma, Napoli e Reggio Calabria, vengono inseriti anche i comuni con popolazioni superiore a 15 mila abitanti. E la città di Taurianova rientra tra questi. Ancora l’ufficialità non c’è ma sembrerebbe che la volontà politica del Governo Renzi vada proprio in questa direzione. Dunque bisogna aspettare ancora un po’, però la strada per la salvezza della città dovrebbe essere meno ripida.