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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 26 DICEMBRE 2024

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Il dissidente Chen in partenza per gli Stati Uniti

Il dissidente Chen in partenza per gli Stati Uniti

| Il 19, Mag 2012

Si trova all’aeroporto della capitale cinese in partenza per gli Usa

Il dissidente Chen in partenza per gli Stati Uniti

Si trova all’aeroporto della capitale cinese in partenza per gli Usa

 

 

(ANSA) PECHINO – Chen Guangcheng, l’avvocato dissidente cieco che il 20 aprile scorso e’ riuscito a sfuggire alla sorveglianza delle autorita’ cinesi, in un villaggio dello Shandong, rifugiandosi nell’ambasciata Usa a Pechino, si trova all’aeroporto della capitale cinese in partenza per gli Usa.

Gia’ stamattina su alcuni tweet si era diffusa la notizia che stavano impacchettando le cose dell’attivista cieco Chen Guangcheng, anche se non si avevano notizie della consegna del suo passaporto. Secondo quanto si legge su internet, Chen sarebbe in partenza per New York.

La notizia della partenza di Chen Guangcheng alla volta degli Usa è stata confermata da Bob Fu, il presidente della ChinaAid, un gruppo di attivisiti per i diritti umani in Cina molto vicino a Chen e alla sua famiglia. Bob Fu ha anche telefonato a Chen Guangcheng che ha confermato di aver avuto l’autorizzazione a raccogliere le sue cose e partire per gli Usa nonostante non sia in possesso del passaporto.

Con Chen dovrebbe esserci anche la sua famiglia. Al dissidente è stato dato un visto su un foglio ed è possibile che il suo passaporto venga consegnato direttamente alle autorità americane in aeroporto da quelle cinesi. Nel comunicato con cui annuncia la partenza di Chen dalla Cina, l’organizzazione di Bob Fu ringrazia quanti si sono attivati per aiutarlo e chiede di non dimenticare di sostenere la battaglia per la famiglia allargata di Chen Guangcheng, in particolare il fratello e il nipote, quest’ultimo a rischio di pena di morte per una accusa di omicidio.

Chen Guangcheng, l”avvocatò cieco, è stato ricoverato per oltre due settimane in un ospedale di Pechino dopo essere scappato dalla sua casa-prigione (nella quale era agli arresti pur senza accusa) ed essersi rifugiato per alcuni giorni nell’ambasciata americana di Pechino. La sua fuga e l’ospitalità avuta nella sede diplomatica americana, ha scatenato una crisi diplomatica fra i due paesi.