Il fallimento della A.S.D. Cittanova calcio trascina nel baratro l’amministrazione comunale? Il flop della riunione al polo della legalità con gli imprenditori la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Adesso che succede?
Il malessere era nell’aria da molto tempo, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la riunione convocata dal sindaco della citta’, Cosentino, per convincere commercianti e imprenditori a sostenere Guerrisi e compagni. Il flop della riunione era sotto gli occhi di tutti fin dalle prime battute. All’incontro si sono presentati solo 3 commercianti, senza dare nemmeno la loro disponibilità per aiutare il calcio a Cittanova. Perché si è arrivati alla situazione attuale? Naturalmente errori di programmazione nella gestione della squadra in tempi di pandemia. Spendere soldi, come nel primo anno della gestione Guerrisi, è stato un errore madornale. Chi doveva occuparsi dell’area tecnica, doveva capire che bisognava puntare sui giovani della provincia di Reggio Calabria ed affidare la conduzione tecnica con questa precisa indicazione. In tanti si chiedono per quali motivi la città ha voltato le spalle alla società ed al sindaco? I tifosi si chiedono perché l’imprenditore Francesco D’Agostino si è defilato dopo aver fatto il miracolo di portare la sua amata cittanovese dalla 1 categoria alla serie D? Sono risposte che la città deve sapere. In ogni fallimento tutto viene a galla.
Gli errori sono molteplici, ma isolare Dagostino è stato un errore fatale. L’imprenditore della azienda Stocco&Stocco era l’unico che per passione e capacità manageriale e organizzazione in grado di mettere insieme vari imprenditori locali per sostenere economicamente la squadra locale. Era sotto pelle l’isolamento di D’Agostino da una parte della amministrazione comunale.
Anzi siamo convinti che se il sindaco non si fosse intromesso nella “affare” cittanovese, gli scenari erano ben diversi!
Cosentino ha commesso un errore tattico…il suo intervento doveva avvenire dopo che Guerrisi e compagni consegnavano il titolo nelle mani del primo cittadino. Intervenire in corsa d’opera, per intestarsi l’operazione salvataggio, a D’agostino e compagni non è andata giù ? Ricordiamolo Cosentino è stato una invenzione di D’agostino in politica, difeso contro tutti ed imposto sindaco contro il volere politico di tutti. Ma la potenza elettorale di D’Agostino copriva tutto e tutti. Il calcio in serie D è passione senza nessun ritorno economico, solo grande passione. L’attivismo calcistico del sindaco dopo il tradimento politico( iscrizione al Pd) ha fatto venire meno la passione di D’Agostino per il calcio? Adesso ci vuole dignità il primo cittadino deve trovare i soldi necessari per iscrivere la squadra e poi fare un passo indietro fin da subito per dare il tempo necessario agli imprenditori locali di trovare la quadra necessaria in piena autonomia. D’Agostino e Rocco Guerrisi due persone perbene,
ragionando insieme troveranno una soluzione per il bene del calcio, perché su tanti punti Rocco Guerrisi ha ragione , “in tanti parlano, senza sapere cosa dicono… poi il cerino degli impegni economici rimangono nelle mani di pochi ed in tanti scappano”.