IL FATTO. Dottoressa della Guardia Medica vittima di una tentata violenza sessuale in Calabria, rinviato a giudizio il presunto aggressore La 29enne riuscì a divincolarsi prima di essere trascinata dentro casa che secondo l'accusa l'uomo l’avrebbe afferrata per un braccio e per la gola nel tentativo di trascinarla in un’altra stanza
redazione | Il 19, Dic 2024
Rinviato a giudizio il presunto responsabile dell’aggressione avvenuta alla Guardia medica di Cessaniti, nel Vibonese. Vittima una dottoressa di 29 anni che, dopo essere intervenuta perché il 60enne lamentava difficoltà respiratorie, sarebbe stata aggredita alle spalle dall’uomo.
Il Gup di Vibo Valentia ha disposto il rinvio a giudizio per l’uomo con l’accusa di tentata violenza sessuale, violenza privata, lesioni personali e interruzione di servizio di pubblica necessità. L’uomo, ritenuto responsabile dell’aggressione a una dottoressa della Guardia medica di Cessaniti, sarà processato il prossimo 10 febbraio.
I FATTI
L’episodio risale al febbraio scorso, quando la dottoressa, che si è costituita parte civile nel processo ed è rappresentata dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Ilenia Iannello, era intervenuta presso l’abitazione dell’uomo in seguito a una richiesta di soccorso. Una volta entrata, sarebbe stata aggredita fisicamente. Secondo l’accusa, l’uomo l’avrebbe afferrata per un braccio e per la gola nel tentativo di trascinarla in un’altra stanza. Tuttavia, la donna era riuscita a reagire e a liberarsi, trovando rifugio all’esterno dell’edificio nell’auto della madre, che l’accompagnava spesso durante i turni proprio per garantire maggiore sicurezza in situazioni potenzialmente rischiose. Immediatamente dopo, la dottoressa aveva contattato i carabinieri.