“La vicenda migranti si risolve rispettando i diritti dell’uomo” Lo sostiene il Vice Presidente del Consiglio regionale, Francesco D’Agostino
“Il drammatico fenomeno migratorio che sta interessando il Mediterraneo e le sue sponde necessita di una gestione politica internazionale davvero condivisa e caratterizzata dal rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo”.
Lo sostiene il Vice Presidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino che ha voluto ribadire “l’importanza del segnale unitario e responsabile che il Consiglio regionale della Calabria ha saputo dare votando all’unanimità un documento che richiama il Governo italiano e l’Europa ad una maggiore responsabilità verso il fenomeno migratorio”.
“Su questo tema – ha proseguito Francesco D’Agostino – c’è in gioco lo stesso principio di civiltà su cui si fonda l’Europa unita. Ed, allo stesso tempo, la vita e la dignità di migliaia di uomini, donne e bambini che non possono essere declassate a mero calcolo numerico. Da questo punto di vista – ha puntualizzato il Vice Presidente del Consiglio regionale – la Calabria ha lanciato un segnale chiaro. Senza una visione d’insieme, e senza una politica comunitaria seria, l’immigrazione di massa verso l’Europa rischia di trasformarsi in un dramma di proporzioni gigantesche. Sia chiaro, questa è l’ora della responsabilità. La stessa responsabilità che il Governo italiano dovrà dimostrare verso quelle regioni direttamente interessate dagli sbarchi e chiamate a fronteggiare da subito l’emergenza. In questo senso, servono strumenti e risorse congrue alla portata del fenomeno”.
Per Francesco D’Agostino “l’auspicio è che la politica internazionale trovi rapidamente una sintesi utile all’avvio di un nuovo percorso di gestione dell’immigrazione di massa. Non è alimentando le paure dei cittadini che si risolvono le problematiche – ha concluso il Vice Presidente del Consiglio regionale – ma per governare un fenomeno di queste proporzioni, da adesso in poi, servirà il contributo responsabile di tutti i soggetti politici e istituzionali d’Europa”.