Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 22 GENNAIO 2025

Torna su

Torna su

 
 

Il focolaio covid al reparto della cardiologia di Polistena, mette in luce l’approssimazione dei vertici dell’Asp reggina Sono 5 i pazienti, un medico ed una infermiera positivi al virus. La struttura retta dal primario Amodeo è diventata negli ultimi tempi un modello sanitario e organizzativo

Il focolaio covid al reparto della cardiologia di Polistena, mette in luce l’approssimazione dei vertici dell’Asp reggina Sono 5 i pazienti,  un medico ed una infermiera positivi al virus. La struttura retta dal primario Amodeo è diventata negli ultimi tempi un modello sanitario e organizzativo

DI ROBIN HOOD

Scaffidi e compagni, invece di organizzare una vera e propria task force per capire le ragioni del focolaio covid alla cardiologia di Polistena, inviano una ditta per fare la normale disinfestazione. Alla cardiologia di Polistena è successo qualcosa di particolare, e va fatta un lavoro straordinario per capire dove si annida l’infezione. I medici e paramedici sono tutti vaccinati e tamponati costantemente. I pazienti prima di entrare in reparto devono passare dalle forche caudine dei tamponi. I parenti dei pazienti non possono entrare nei reparti come da normative anti covid. Allora…significa che il virus va debellato pulendo e disinfettando Materassi, cuscini, attrezzature varie ecc…con la chiusura momentanea della struttura consentendo alle ditte specializzate di fare un lavoro certosino e mettere in sicurezza chi ci lavora ed i pazienti. Il reparto della cardiologia di Polistena diventato fiore all’occhiello della sanità calabrese grazie all’impegno del dott. Amodeo e della sua squadra. Va detto che questo successo è stato contrastato dai vertici dell’Asp. Per far capire ai nostri lettori, diamo un quadro dell’organizzazione della struttura di Polistena.

STRUTTURA CARDIOLOGIA/UTIC

In atto l’organico di cardiologia/UTIC è composto da 8 medici più il primario. Tra trasferiti, per “motivi di opportunità” senza sostituzione, due dimissionari perché assunti a tempo determinato, con contratto non rinnovato e vincitori di concorso a tempo indeterminato in altre Strutture del nord, due pensionati mai sostituiti.
Degli otto rimasti, due sono esentati dai turni di notte, una è in quarantena per positività al Covid, due in ferie estive programmate. Solo in quattro, uno solo a turno, garantiscono l’assistenza ai malati e le consulenze ai reparti e al PS. Tra i medici che fanno turni rotatori l’unico esperto in cardiostimolazione non è in condizioni di garantire l’attività di impianti di pacemaker e i pazienti, in assenza per ferie del primario, vengono dirottati al GOM, con gravi rischi e pericolo. Dei 16 medici previsti in organico ne sono rimasti solo la metà e nessuno provvede. Ecco… nessuno provvede…perché?
Da Scaffidi una risposta va data nell’interesse della popolazione della piana di Gioia Tauro