Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 28 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Il Garante della Salute della Regione Calabria, come modello da esportare in tutto il Paese Il Garante della Salute della Regione Calabria, come modello da esportare in tutto il Paese, sbarca a Welfair, la Fiera del fare Sanità

Il Garante della Salute della Regione Calabria, come modello da esportare in tutto il Paese Il Garante della Salute della Regione Calabria, come modello da esportare in tutto il Paese, sbarca a Welfair, la Fiera del fare Sanità

| Il 11, Nov 2024

Il Garante della Salute della Regione Calabria, come modello da esportare in tutto il Paese, sbarca a Welfair, la Fiera del fare Sanità. Nei giorni scorsi infatti, la Garante regionale, Anna Maria Stanganelli, ha partecipato alla quinta edizione dell’importante appuntamento nazionale tenutosi presso la Fiera di Roma dal 5 al 7 novembre, che ha riunito i vertici della governance sanitaria e delle istituzioni e che ha visto in tre giorni e in oltre 10.000 mq di exhibition, la presenza dei principali protagonisti del mondo della Sanità italiana e internazionale. L’Ambulance.AI del futuro; nuove soluzioni per l’E-health; la telemedicina, l’intelligenza artificiale e la matematica avanzata applicate per rendere i servizi sanitari più efficienti, resilienti e sostenibili. Di queste e di altre innovazioni in campo sanitario, ma anche di prevenzione, sostenibilità, stili di vita, medicina di genere si è parlato nella tre giorni di Welfair 2024, durante la quale è stato presentato anche il primo Piano strategico nazionale per la salute cardiovascolare, a cura del calabrese Ciro Indolfi. La Garante, intervenendo al focus “L’autonomia del direttore generale in sanità”, che ha visto confrontarsi circa 50 direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere italiane e che ha visto la presenza, tra gli altri di Marco Mattei, Capo di Gabinetto del Ministero della Salute, ha sottolineato la necessità di una grande cabina di regia con poteri di controllo e sanzionatori che su scala nazionale, possa replicare il modello Calabria, pioniera nell’istituzione del Garante della Salute. La Stanganelli, ricordando compiti e funzioni di questa importante figura, che ha visto la luce per la prima volta in Calabria, dopo 14 anni dall’emanazione della legge regionale che ne definiva compiti e funzioni, ha portato la propria esperienza rispetto alle migliaia di segnalazioni pervenute all’Ufficio nei primi due anni di attività e all’importante collaborazione avviata con i direttori generali e i commissari straordinari delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi, che ha consentito la risoluzione del 90% delle problematiche rappresentate da cittadini, associazioni e personale medico, rispetto ad anomalie e disservizi del servizio sanitario: “l’Ufficio del Garante regionale – ha evidenziato Stanganelli – ha messo in atto migliaia di interventi, punti di ascolto e di confronto, fronteggiando una sfilza di sfide, in sinergia con le autorità sanitarie, divenendo un riferimento istituzionale importante per il cittadino che può sentirsi finalmente tutelato e rappresentato da un’Autorità indipendente che prende in carico i suoi bisogni e le sue necessità nei confronti del servizio sanitario regionale. Il modello Calabria – ha detto Stanganelli – sia da esempio virtuoso per le altre regioni d’Italia; quello del Garante della Salute, rappresenta infatti uno strumento innovativo, semplice e rivoluzionario, che potrebbe rappresentare la più grande struttura operativa su scala nazionale con sportelli informativi disseminati nelle diverse province italiane, fornendo informazioni e supporto all’utenza in tema di diritto alla salute. Siamo disponibili – ha concluso la Garante – a fornire le nostre buone pratiche e a fare da apripista nella definizione di un percorso comune e condiviso per la realizzazione di una cabina di regia che possa affiancare le direzioni sanitarie aziendali delle diverse regioni d’Italia, per monitorare e vigilare sul rispetto della personalità e della dignità del cittadino in rapporto alla fruizione dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria”.