Il giallo, tra culto e matematica. Scoyni e la sua opera a Reggio L’opera prima di Camillo Scoyni “Il male sulle scarpe” presentata ieri sera nella sede reggina del comitato “Ricostruiamo il centrodestra”
Un giallo, pronto a diventare un cult. Una storia che passa dalla fisica quantistica, poco nota ai molti, alle profezie di Basilio di Konstrand, comincia con un delitto si chiude con una visione su una Roma che brilla, pregna di misteri, ecco l’opera prima di Camillo Scoyni “Il male sulle scarpe”, edito da Tullio Pironti, presentato ieri sera sulla “Terrazza futurista”, nella sede del comitato “Ricostruiamo il centrodestra”.
A raccontarsi è stato l’autore, davanti ad un pubblico attento. A condurre il dibattito invece la giornalista, Andreana Illiano.
Scoyni è, da quattro anni, uno degli autori di Unomattina, insieme con Gerardo Greco, Duilio Gammaria, Francesca Fialdini, Di Mare e Isoardi.
Prima ancora ha lavorato con Francesco Storace alla Regione Lazio per ben cinque anni, tre anni li ha trascorsi alla Cotral, l’azienda di trasporto regionale del Lazio e per altri tre anni è stato nell’ufficio stampa dell’ex ministro all’Ambiente, Stefania Prestigiacomo.
tracciano la storia del giallo, dove tra un eroe e un antieroe c’è una Roma misteriosa, non monumentale, nota forse a pochi che la vivono da dentro, senza fermarsi ai salotti o all’immagine di corruttele, una Roma che non è solo il cuore della Capitale, dei luoghi delle decisioni, ma è città
fervente di cultura, pur se fotografata nelle sue contraddizioni.
Il dibattito con l’autore è andato anche oltre i temi del libro, che pure hanno creato spunti di riflessioni non da poco. Scoyni, da ex missino e poi di An, ha vissuto da vicino gli avvenimenti del 1994 e ha regalato al pubblico anche una sua idea sulla ricostruzione del centrodestra, passando
per la storia d’Italia segnata da Berlusconi, fino ai temi più caldi di questi giorni, come quello del responso del referendum in Grecia che impone all’Europa delle riflessioni non da poco.