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TAURIANOVA (RC), VENERDì 18 OTTOBRE 2024

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IL GOVERNATORE OCCHIUTO NON CONOSCE I VERI NUNERI DELLA SANITA’ CALABRESE L'ATTACCO PESANTASSIMO DEI MEDICI DI FAMIGLIA MEDIASS AL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA

IL GOVERNATORE OCCHIUTO NON CONOSCE I VERI NUNERI DELLA SANITA’ CALABRESE L'ATTACCO PESANTASSIMO DEI MEDICI DI FAMIGLIA MEDIASS AL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA

Il governatore della Calabria Occhiuto al ritorno dall’incontro con i tecnici del Tavolo Adduce ha dichiarato che “la Calabria non ha un problema di deficit sanitario, le risorse ci sono. Il vero problema è l’enorme difficoltà che le Aziende sanitarie provinciali e le Aziende ospedaliere hanno nello spendere queste risorse”. Ci permettiamo di suggerire al nostro governatore di verificare i numeri perché nell’ultimo riparto dei fondi sanitari alle regioni fatto dalla Conferenza Stato-Regioni nel 2021 la Calabria è la regione che ha ricevuto meno fondi pro capite in assoluto, per come ormai avviene da circa 20 anni a questa parte a causa del criterio di riparto basato sul criterio demografico. Per rendere l’dea delle grandezze in questione basta dire che tra l’Emilia Romagna che è la regione che ha avuto più fondi e la Calabria ci son ben 400.5 euro di differenza pro capite e considerando che in Calabria siamo 1.947.000 abitanti se avessimo avuto per ogni calabrese gli stessi fondi che hanno ricevuto gli Emiliani e i Romagnoli avremmo incassato ben 779.773.500 euro in più (sì 779 milioni in più). E questa è cosa grave ma ancora più grave è il fatto che in Calabria ci sono molti piu’ malati cronici che non nel resto d’Italia. Anche questo è un dato ufficiale perché certificato dal DCA n. 103 del 30/09/2015 del commissario al piano di rientro sanitario calabrese Scura vidimato sia dal Ministero dell’Economia che da quello della Salute. Nel decreto 103 alla pag. 33 dell’allegato n. 1 si legge “si sottolineano valori di prevalenza (almeno del 10%) in più del resto del paese”. E visto che il decreto è fornito di dettagliate tabelle si può calcolare in 287.000 i malati cronici in più in Calabria rispetto ad altri circa due milioni di altri italiani. Si segnala che 287.000 sono i malati cronici in più e non i malati cronici totali. Quindi la Calabria è la regione che in partenza, e da 20 anni, riceve meno fondi per la sua sanità pur avendo molti più malati cronici ed è la regione che spende di meno proprio perché riceve meno fondi. Il problema principale della sanità calabrese è proprio il fatto che arrivano meno fondi dove ci sono più malati. Ed è questo il motivo per cui dopo 12 anni di commissariamento il deficit sanitario annuo invece di diminuire è raddoppiato e la spesa sanitaria dei calabresi fuori regione è perfino triplicata cosa che puntualmente ogni anno permette al Tavolo Adduce di certificare questo deficit con conseguente aumento delle tasse e delle accise per i calabresi per circa 100 milioni. Del resto l’ex commissario Scura era un esperto di spesa sanitaria perché, prima di venire nominato commissario in Calabria, ha gestito per anni la ASL di Siena dove sanno come spendere i soldi, ma nonostante ciò ha fallito anche Lui. Quindi consigliamo umilmente al governatore Occhiuto di non concentrarsi solo sulla capacità di spesa ma sulla modifica del criterio di riparto dei fondi sanitari alle regioni, e lo suggeriamo perché nel 2017 è stata fatta una parziale modifica del criterio di riparto valutando altre al dato demografico anche la presenza delle malattie in ogni regione. Ebbene a causa di questa parziale modifica (per come ha dichiarato l’allora presidente della Conferenza Stato-Regioni on. Bonaccini) in Calabria nel 2017 sono arrivati per la sanità rispetto al 2016 ben 29 milioni di euro in più. Fosse stata una modifica non parziale ma totale e basata sui reali bisogni dei malati presenti in ogni regione in Calabria sarebbero arrivati fino

a 100 milioni di euro in più. L’esperimento del 2017 non è stato ne ampliato ne ripetuto e in Calabria sono continuati ad arrivare sempre meno soldi. Ci sembra quindi che il governatore Occhiuto per difendere i malati calabresi, ancor prima di pensare di spendere bene i fondi, debba andare alla Conferenza Stato-Regione e pretendere che in Calabria finalmente arrivino i soldi giusti in rapporto al numero dei malati cronici in più che ci sono in Calabria e chiedere la chiusura definitiva del piano di rientro che è la causa principale della malasanità calabrese. Suggeriamo inoltre ai candidati a sindaco delle elezioni di giugno 2022 di pretendere questa battaglia da parte del governatore Occhiuto nei confronti della Conferenza Stato-Regioni visto che il sindaco è la massima autorità sanitaria del proprio comune e visto che questa discrepanza, tra finanziamento e presenza di malati cronici in più, configura in Calabria un problema non più di salute individuale ma di salute pubblica di cui tutti, sindaci e governatore dovrebbero interessarsi prima di ogni altra cosa. Se i sindaci non dichiareranno apertamente questo intento consigliamo agli elettori calabresi un atto di disobbedienza civile scrivendo sulla scheda elettorale “ no al piano di rientro” fino a quando tutti i politici calabresi non decidono di difendere realmente i diritti dei malati calabresi.