Il Liceo Scientifico Statale “M. Guerrisi di Cittanova, ha concluso l’iter del progetto Erasmus+ “TEAM: Together Everyone Achieves More”, con la mobilità nell’isola di Madeira un vero paradiso terrestre, fra l’azzurro del mare e il verde smeraldo della vegetazione
Il Liceo Scientifico Statale “M. Guerrisi di Cittanova, diretto dalla Dott.ssa Clelia Bruzzì, ha concluso l’iter del progetto Erasmus+ “TEAM: Together Everyone Achieves More”, con la mobilità nell’isola di Madeira un vero paradiso terrestre, fra l’azzurro del mare e il verde smeraldo della vegetazione.
La cornice spettacolare di questa piccola terra vulcanica, così ricca di sorprese, l’esuberanza dei colori e il calore del sole fanno di Madeira la più bella fra le isole portoghesi, una splendida location in cui tutti i gruppi che hanno preso parte ai lavori previsti hanno lavorato in armonia.
Al progetto hanno partecipato: per l’Italia la coordinatrice del progetto prof.ssa Arianna Sturniolo, e i docenti Giovanna D’Agostino e Sergio Zappone, le delegazioni della Lettonia, della Repubblica Ceca, della Spagna, della Slovenia e naturalmente del Portogallo. Le rappresentanze sono state ricevute dal primo cittadino della città di Calheta.
Molto apprezzati gli omaggi offerti dal Liceo Guerrisi. Il Sindaco, sfogliando il testo “Consummatum Est” di G. Borelli, E. Galluccio e A.M. Zurzolo, ha evidenziato come due culture divise da chilometri e chilometri di distanza, abbiano le stesse tradizioni culturali e religiose, concorrendo a formare un insieme armonico, a dimostrazione del fatto che i cambiamenti sociali intercorsi tra i due Paesi non hanno per nulla scalfito ciò che è radicato nelle popolazioni.
Lo scopo del meeting, molto partecipato dopo tutte le restrizioni dovute al COVID-19, è stato quello di presentare i metodi informali di insegnamento utilizzati in tempo di pandemia da ciascun Paese. L’attivazione della didattica a distanza si è scontrata spesso con varie difficoltà tra cui quelle di natura tecnologica; nonostante ciò, i docenti non si sono mai allontanati dall’esigenza di garantire il diritto universale allo studio. Si è avvertito in modo sempre più concreto il rischio che la distanza potesse aumentare le diseguaglianze tra gli alunni, ma il ruolo del docente è stato fondamentale in questo contesto, prestando particolare cura alle relazioni e cercando di accompagnare e sostenere l’apprendimento.
Ciascun docente ha presentato, quindi, una lezione informale spiegando la metodologia utilizzata per interessare e motivare i ragazzi. I coordinatori di ogni nazione partner hanno anche esposto e messo a confronto le misure anti-covid e l’organizzazione posta in atto dalla propria scuola durante la pandemia.
Nel corso dei lavori tutti i team hanno evidenziato come gli obiettivi del progetto siano stati ampiamente raggiunti, in quanto il focus era quello di organizzare il processo educativo nelle scuole in modo efficace a sostenere lo sviluppo delle competenze sia con metodi formali sia con metodi non formali.
Le attività sono state improntate su quattro ambiti tematici: sociale, culturale, politico ed economico.
Aver portato il mondo reale in classe o aver portato gli studenti fuori dalla classe li ha motivati a sviluppare le proprie competenze e il pensiero critico. Il progetto è stato incentrato sugli alunni, ma allo stesso tempo ne hanno tratto vantaggio anche gli insegnanti, che sono riusciti, utilizzando metodi pedagogici non formali, a sviluppare le competenze richieste e soprattutto sono riusciti ad accrescere la motivazione e il pensiero critico degli alunni.
La collaborazione internazionale ha aiutato gli studenti a conoscere meglio la propria cultura mettendola continuamente a confronto con quella dei Paesi partner.
Il soggiorno è stato caratterizzato da una temperatura primaverile che invitava a vivere all’aperto, i team, oltre a svolgere le attività previste, hanno effettuato delle escursioni ammirando il fascino delle maestose montagne di Madeira e la vastità dell’Oceano Atlantico.
A conclusione dei lavori, in un verde rigoglioso, dai profumi esotici, tutti i team si sono stretti in un abbraccio che simbolicamente ha voluto dimostrare il forte rapporto di stima e amicizia che si è venuto a creare durante questi tre anni, segno evidente che i progetti Erasmus, a parte l’enorme valore linguistico e culturale, rafforzano quel legame di affiatamento e intesa che avvicina sempre di più i Paesi dell’UE.