Il M5S accusa: “A Rende non hanno saputo amministrare”
redazione | Il 19, Mag 2014
Spuntano nuovi debiti delle precedenti gestioni
Il M5S accusa: “A Rende non hanno saputo amministrare”
Spuntano nuovi debiti delle precedenti gestioni
E’ notizia recente che le passate amministrazioni a guida Principe
si sono dimenticate di pagare le bollette della luce e del gas, per un
ammontare di 5 milioni e 300mila euro, che si aggiungono sulle spalle dei
cittadini ai 16 milioni e mezzo di debito comunale. Risibili, se non
patetiche, le giustificazioni del PD rendese, sul mancato arrivo delle
bollette. Pensavano forse che l’Eni Gas & Power avrebbe fornito l’energia
gratis? Ma spuntano come funghi dopo la pioggia nuove somme debitorie che
le amministrazioni PD hanno lasciato in eredità a noi cittadini. Altri 2
milioni circa, infatti, è la richiesta della Vallecrati per servizi
ricevuti in passato e mai pagati dal nostro Comune. E chissà cosa altro
troveremo una volta entrati in Comune, quando finalmente il 25 maggio ci
saremo liberati da queste amministrazioni disastrose.
Se nelle casse del vostro condominio si scoprisse un grosso ammanco senza
che i condomini abbiano mai approvato alcuna spesa, se l’amministratore
confessasse di non aver pagato luce e acqua per tre anni senza avvertirvi
di ciò, se si scoprissero altri fortissime pendenze di cui non siete stati
mai portati a conoscenza, pensereste di riconfermare nel suo ruolo
l’amministratore del condominio o chiamereste la polizia per farlo
arrestare? E allora accusiamo le precedenti giunte di non saper
amministrare, come accusiamo tutte le finte opposizioni di non aver saputo
controllare.
A noi è bastata una lettura dei documenti ufficiali per leggere, ad
esempio, che già nel 2012 il collegio dei revisori sollecitava l’ente ad
attivarsi affinché quelle previsioni sulle entrate derivanti da alienazioni
dei beni patrimoniali comunali, che poi sono risultate del tutto fantasiose
e ci hanno portato al predissesto, avessero una concreta realizzazione.
Ancora c’erano dubbi sui proventi per il rilascio dei permessi di costruire
che l’amministrazione dava già come acquisiti, mentre si faceva notare che
bisognava guardare all’andamento del mercato immobiliare e soprattutto
impegnare le spese corrispondenti solo al momento dell’accertamento
dell’entrata. Ma soprattutto è sempre risultata chiarissima la mancata
verifica delle condizioni di equilibrio contabile delle società
partecipate, in primis della Rende Servizi, usata come bacino di voti e
clientele e mai sottoposta ad un adeguato controllo analogo (essendo soldi
pubblici, di noi cittadini, ci sarebbe dovuto essere un controllo analogo a
quella della pubblica amministrazione).
E così, sottolineata l’assoluta discordanza tra debiti e crediti riportati
nel rendiconto dell’ente comunale con quelli rilevati nel bilancio di
esercizio dell’organismo partecipato, si chiedeva perché la Rende Servizi
si assegnasse ufficialmente debiti verso il comune per 431.380 euro mentre
l’amministrazione ne segnava in bilancio 1.860.893 con una differenza di un
milione e due, non qualche spiccio. Per non parlare dell’ormai famoso
debito fuori bilancio o dei milioni di residui attivi (crediti di lunga
data vantati dal comune) messi in bilancio come entrate certe mentre la
legge stessa impone di contabilizzare un fondo di svalutazione, visto che
tutti sanno che la maggior parte di questi crediti non saranno più
recuperati. Assoluta incapacità o vera e propria truffa? In entrambi i casi
sia il PD di Principe e del suo portavoce Verre sia il candidato De Rose,
consigliere di maggioranza nella scorsa amministrazione, sia la finta
opposizione dei vari partiti (travestiti da liste civiche) che oggi
appoggiano Manna e gli altri candidati a sindaco, si sono dimostrati quanto
meno inadeguati e adesso cadano dalle nuvole sui milioni e milioni di soldi
dei cittadini spariti chissà dove.
Questa è una delle prime cose che faremo una volta entrati in Comune: in
quali tasche sono finiti i soldi di noi cittadini? Solo il Movimento 5
Stelle ha la credibilità per garantirvi onestà e un ferreo controllo su
tutto ciò che è spesa pubblica, ricordatelo il 25 maggio.