Il M5S incontra il Prefetto di Catanzaro Confronto serio e proficuo tra Paolo Parentela e Luisa Latella
«Ho voluto incontrare il Prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, per
augurarle buon lavoro in città, ma soprattutto per riprendere i discorsi
lasciati in sospeso con il vecchio Prefetto Cannizzaro». È quanto afferma
il Deputato M5S Paolo Parentela, a margine di un incontro svoltosi nella
giornata odierna con il nuovo Prefetto di Catanzaro. Parentela aggiunge:
«Abbiamo avuto modo di affrontare diversi argomenti che avevamo in agenda,
quali la prevenzione del dissesto idrogeologico, l’emergenza criminalità in
città e nei paesi della provincia e la spinosa questione dell’invaso
dell’Alaco, che sta interessando anche la magistratura». «Per quanto
concerne la prevenzione del rischio idrogeologico – spiega il deputato
Cinque Stelle – ho provveduto a consegnare nelle mani della Dott.ssa
Latella un documento redatto dal Movimento Cinque Stelle, che contiene
proposte già depositate in Parlamento per interventi urgenti e nel lungo
periodo che vanno dalla gestione e la tutela del suolo all’introduzione di
strumenti finanziari e sgravi fiscali per chi ha subito danni, passando per
la gestione urbanistica dei comuni. Ho potuto appurare il serio
interessamento del prefetto al problema che, pur non essendo di sua stretta
competenza, si sta già muovendo con attenzione e dedizione per arginare la
vera e propria emergenza in cui versa la Calabria».«Un confronto serio e proficuo – prosegue Parentela – si è avuto sul tema
sicurezza, che secondo noi non verrà risolto esclusivamente attraverso
l’adozione di misure repressive le quali, anche se necessarie, non
basterebbero a mettere la parola fine all’escalation criminale di cui sono
vittime i quartieri a sud della città e i paesi limitrofi. Riteniamo che
anche grazie all’adozione di politiche sociali serie si potrà giungere alla
definitiva eradicazione del problema criminalità».
Parentela conclude: «La nostra disponibilità a collaborare è stata
rinnovata anche sulla questione Alaco. Il primo passo da compiere è senza
dubbio analizzare seriamente le acque dell’invaso, su cui abbiamo chiesto
al Prefetto di intervenire anche attraverso un tavolo istituzionale che
possa studiare valide alternative per garantire ai cittadini interessati un
servizio idrico efficiente, senza fornire loro acqua che con molta
probabilità non è adatta all’utilizzo umano».
Paolo Parentela