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TAURIANOVA (RC), VENERDì 18 OTTOBRE 2024

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Morosini: “Trattativa con lo stato grande risorsa delle mafie”. Forgione: “La mafia puo’ essere raccontata Attraverso i rapporti politici”

Morosini: “Trattativa con lo stato grande risorsa delle mafie”. Forgione: “La mafia puo’ essere raccontata Attraverso i rapporti politici”

| Il 22, Giu 2012

A trame la trattativa Stato-mafia

Morosini: “Trattativa con lo stato grande risorsa delle mafie”. Forgione: “La mafia puo’ essere raccontata Attraverso i rapporti politici”

A trame la trattativa Stato-mafia

 

TRAME 1

LAMEZIA TERME – La giornata di ieri di Trame, festival dei libri sulle mafie (fino a domenica a Lamezia Terme) è stata caratterizzata dai rapporti tra Stato e mafie. Leggiamo in questi giorni su tutti i giornali della trattativa tra Stato e mafia che è seguita alle stragi del 1992-1993. “Fare alleanze nell’ombra con organi dello Stato è la grande risorsa delle mafie è ed è a quanto pare ineliminabile”. Ha così esordito Piergiorgio Morosini nella presentazione del suo libro Attentato alla Giustizia, un’analisi storica, dall’Unità d’Italia a oggi, sui legami occulti fra uomini dello stato e boss malavitosi per garantire il controllo del territorio e l’impunità dei criminali, accrescendo il potere e ridicolizzando le Istituzioni.

Una responsabilità divenuta penale, con l’istituzione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa, ma soprattutto, per alcune categorie tra cui i magistrati, morale. La credibilità delle istituzioni passa anche attraverso il fatto di evitare comportamenti magari non penalmente perseguibili, ma che offuscano l’immagine dello Stato: una sorta di “obbligo di cautela”. Un principio disatteso anche dalla classe giornalistica – come evidenziato da Paolo Pollichieni durante la presentazione del suo libro Casta Calabra – colpevole di non aver denunciato a sufficienza le responsabilità della classe politica calabrese, sancendo de facto un patto sciagurato di “non aggressione”. Pollichieni ha poi aggiunto: “La situazione è molto più grave del semplice “Io so” di Pasolini, perché lui non aveva le prove, mentre noi le abbiamo. Io non mi domando più se vinceremo questa partita – conclude il giornalista – ma la voglio comunque giocare, perché come uomo mi sento in dovere di disputarla”.

Concetto ripreso anche durante l’incontro con Francesco Forgione che ha descritto la trattativa con le istituzioni come elemento caratterizzante delle cosche: “la mafia può essere raccontata attraverso la sua capacità di intessere rapporti politici”, l’ex Presidente della Commissione Antimafia si è poi appellato alla società civile calabrese perchè rompa i sistemi di equilibri che garantiscono forza e vitalità alla ‘ndrangheta, augurandosi un cambiamento nelle nuove generazioni.

Un ottimismo che però non appartiene al giornalista del Guardian John Follain che dice “oggi c’è molta meno mobilitazione rispetto al ’92 e non vedo nessuna ragione per pensare che la mafia sarà sconfitta durante la nostra generazione o la successiva. Il rapporto tra mafia e politica non è cambiato, anzi, vista l’assenza di stragi è diventato più accettabile”.

redazione@approdonews.it