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Orlando a Vibo inizia il suo tour nei tribunali

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VIBO VALENTIA – Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando è giunto a Vibo Valentia iniziando il suo tour nei tribunali italiani dove il servizio della giustizia civile verso i cittadini incontra le maggiori difficoltà. Orlando incontrerà i vertici degli uffici giudiziari e i rappresentanti della magistratura, dell’avvocatura, del personale amministrativo e delle organizzazioni sindacali per discutere delle difficoltà e dei disagi riscontrati e per individuare le soluzioni più idonee e rapide per riportare la produttività su migliori standard di efficienza.

Da segnalare che alcune persone stanno partecipando ad un sit-in nei pressi del Tribunale. Si sono ritrovati alcuni lavoratori, organizzazioni sindacali, e persone che sostengono di essere vittima di malagiustizia. Il sit-in si sta svolgendo in modo tranquillo e senza particolare clamore. Tra i manifestanti anche il padre di Filippo Ceravolo, il giovane di Soriano ucciso per errore il 25 ottobre del 2012 durante la faida tra le cosche della ‘ndrangheta delle Preserre vibonesi. L’uomo chiede che vengano individuati gli autori
dell’omicidio del figlio.

Domani il Ministro della giustizia sarà a Lamezia Terme.

Una visita, quella di Orlando, che arriva poche ore dopo una significativa dichiarazione del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, il quale, intervenendo a Roma in una tavola rotonda su racket e usura organizzata ha citato l’esempio della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, «dove ci sono soltanto sei magistrati che sono costretti addirittura a chiedere il rinvio dei processi perché non riescono a coprire le udienze. Serve dunque – ha aggiunto – rafforzare gli uffici giudiziari».

«Per superare il gap tra Nord e Sud che affligge il Paese – è l’opinione di Roberti – occorre combattere efficacemente la criminalità organizzata, ma non abbiamo apparati adeguati: forze di polizia e magistratura fanno il possibile ma ci sono organici giudiziari paurosamente inadeguati. Buona parte della questione meridionale è la questione criminale e la lotta alle mafie deve essere una priorità del governo».