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«Il ministro Lorenzin verifichi il rispetto del diritto alla salute»

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«Il ministro Lorenzin verifichi il rispetto del diritto alla salute e la
qualità della erogazione dei servizi nell’Asp di Reggio Calabria». È quanto
chiede la deputata del M5S Federica Dieni, che sull’argomento ha presentato
una specifica interrogazione parlamentare.
«Com’è noto – spiega –, il comparto sanitario in Calabria è guidato da un
commissario ad acta nominato dal Consiglio dei ministri, che ha il compito,
tra gli altri, di attuare il Piano di rientro dal debito sanitario.
Nonostante la necessità di pervenire al riequilibrio
economico-finanziario, il commissariamento deve però anche mirare, secondo
quanto prevede la legge 222 del 2007, alla riorganizzazione del sistema
sanitario regionale, anche sotto il profilo amministrativo e contabile, al
fine di garantire un miglior rispetto del diritto alla salute e non un
peggioramento nella qualità e nella efficienza dell’erogazione dei servizi».
«Da quanto risulta, invece – aggiunge la deputata 5 stelle –, nell’ufficio
“Scelte e revoche” dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria,
sito nello stabile di via Willermin, l’organizzazione amministrativa
sarebbe tale da non garantire l’espletamento degli obiettivi sopra
descritti. In seguito a una comunicazione firmata dal responsabile del Polo
sanitario nord, infatti, sarebbe possibile accedere allo sportello aperto
al pubblico solo a un massimo di 40 utenti, prenotati, secondo l’ordine
d’arrivo, attraverso un sistema di gestione delle code operativo dalle 6
del mattino. Soltanto una volta espletato il servizio a tale numero
contingentato di utenti sarebbe possibile procedere a nuove prenotazioni».
«Quel che è ancora più grave – continua Dieni –, è che coloro che
rientrassero nei primi 40 utenti ma non fossero tuttavia serviti entro
l’orario di chiusura, garantendo l’ufficio l’apertura solo dalle ore 8 alle
ore 12, verrebbero allontanati. Per servire l’utenza sarebbe peraltro
aperto un solo sportello per un pubblico di un vasto comprensorio, che
serve anche paesi limitrofi e sarebbe composto di anziani, invalidi e donne
in stato di gravidanza. Per svolgere tale servizio sarebbero abilitati 30
operatori che tuttavia non sono presenti agli sportelli».
«Ci auguriamo che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin – conclude la
parlamentare – sia a conoscenza di questa vicenda e sia in grado di
spiegare per quali motivi nell’Asp di Reggio, nonostante il
commissariamento, sia possibile un tale deficit di efficienza del servizio
e della gestione del personale».