“Il mio scioglimento frutto di un complotto politico” Lo dichiara l'ex sindaco di Taurianova, Domenico Romeo
La Commissione Straordinaria ha recentemente stilato la prevista relazione di fine mandato, quale resoconto della gestione amministrativa. A motivo dell’operato, da me svolto nell’istituzionale funzione di Sindaco – democraticamente eletto per ben due volte – sento di dover intervenire, per esprimere alcune personali considerazioni che, evidentemente, non possono non rimandare a quella notevole e intensa esperienza. Mi preme innanzitutto evidenziare che, salvo alcune necessarie eccezioni, il mio silenzio stampa – opportunamente mantenuto nel corso della reggenza prefettizia – è stato dettato dalla necessità di attendere proprio la pubblicazione del surriferito e conclusivo resoconto. A un’attenta valutazione dello stesso, appare fin troppo evidente non solo la maldestra gestione straordinaria, ma anche la natura – strutturalmente ambigua – dello scioglimento che, in via preventiva, ha subito l’istituzione comunale da me guidata. Si evince, più precisamente, come tale decisione non sia stata altro che la premeditata risultanza di una complottuale alchimia politica, che nella mia persona ha voluto individuare la principale vittima. Una strategia – è da immaginare – compiuta a più mani, incoraggiata dalla consapevolezza che la mia persona non ha mai usufruito di sponsor governativi, interessati a condividere la mia battaglia per la verità. Una sfida, quella di cui mi sono reso promotore, finalizzata esclusivamente a restituire dignità alla mia comunità, oltre che l’onore alla mia persona: sebbene tale valore sia stato sempre riconosciuto e apprezzato dai taurianovesi. Anteponendo, nei fatti, il valore imprescindibile della mia fermezza, non ho mai voluto mercanteggiare con il politico potente di turno, per cedere a ricatti di sorta. Nemmeno per esigenze di difesa, che speravo fosse applicata dallo Stato e dalla giustizia italiana, attraverso il pieno raggiungimento della verità processuale, di cui invece è stato fatto scempio, attraverso l’interruzione – cinica e spietata – del mio legittimo mandato elettorale. In ogni caso, la predetta relazione dei commissari straordinari attesta – documentalmente – il prosieguo, ininterrotto, di tutta la programmazione politica di cui sono stato artefice. L’esempio emblematico riguarda la questione dei tributi, la cui gestione – così come si può evincere, – non si discosta di un centimetro dalla linea di risanamento che avevo individuato e intrapreso. La relazione dei commissari, mi preme aggiungere, non cita alcun appalto pilotato, o condizionato da implicanze gravate dalla natura mafiosa. Non si parla finanche di collasso finanziario, tenendo conto del prosieguo portato avanti dai commissari stessi, che hanno guidato l’ente dal 2009 a giugno 2011 (il caso GIOSETA ne è l’attestazione), fin all’ultima proclamazione del mio secondo incarico elettorale. Nei fatti non è stato sospeso alcun progetto, ottenuto grazie al mio personale lavoro, che – mi permetto di ricordare – ha portato la stessa istituzione municipale a ottenere diversi e alquanto vantaggiosi finanziamenti, che hanno dato vita alla raccolta differenziata: iniziata, tra l’altro, con enorme e strano ritardo dopo la fine del mio mandato. Mi auguro che la nuova amministrazione intenda fare tesoro del lavoro che, durante il percorso, ho avuto modo di programmare e concretare. Mi riferisco, in modo particolare, al finanziamento Pisl, dell’importo di circa 1.500.000 euro, così ripartiti: centri avanzati per l’agro alimentare e laboratorio del legno, presso rione bizzurro; completamento dell’asilo zaccheria (quest’ultima struttura scolastica è già in funzione e a disposizione della collettività dopo decenni di assoluto abbandono); riqualificazione aree verdi, come piazza Gagliardi, ad Amato; rifacimento della villa comunale; struttura sportiva a San Martino; rifacimento delle due circonvallazioni (la prima circonvallazione già fatta); video sorveglianza: progetto, questo, già approvato dalla Prefettura di Reggio Calabria, anche se risulta difficile capire che fine abbia fatto; infrastrutture presso Sacchinella, vale a dire rifacimento di due strade interpoderali e pubblica illuminazione; rifacimento della via Tiberio Condello; riqualificazioni cimiteri; manutenzione straordinaria della scuola primaria “F. Sofia Alessio” e I. circolo. Ovviamente non includo gli altri innumerevoli progetti, che ho opportunamente incluso e strutturato nel contesto della mia corposa relazione di fine mandato. La nota stonata, tanto per utilizzare un eufemismo, è legata alla messa in opera di tali progetti, che in un lasso di tempo di ben due anni non sono stati realizzati. Probabilmente il responsabile tecnico del Comune di Taurianova ha tenuto nel cassetto tali opere. Lo stesso viene nominato consulente tecnico presso il Comune di Rosarno, su richiesta del Commissario prefettizio di Rosarno, autore, quest’ultimo durante la gestione commissariale del comune di Taurianova, di una missiva indirizzata alla Prefettura, con la quale indicava – durante la campagna elettorale del 2011 – situazioni immaginarie, dunque da ritenere per niente veritiere, ma strumentali. Intendo altresì ribadire che la mia esperienza politica non ha avuto termine per volontà popolare. Anzi, ritengo quest’ultima l’unica autorevole forza morale legittimata a definire la mia decadenza politica, o a ratificare una mia eventuale riaffermazione. Tutto ciò rimane – solo momentaneamente – sospeso, nella certezza che l’onestà e la dignità delle persona non si smarriscono in un turno elettorale. D’altra parte, sono stato formalmente “cacciato“ per motivi di “PREVENZIONE”, che – guarda caso – non sembra abbia avuto la benchè minima importanza, invece, nella recente tornata elettorale. Concludo, ringraziando i cittadini di Taurianova per gli attestati di solidarietà che quotidianamente mi giungono. Mi corre l’obbligo, pertanto, di continuare a essere vicino alla mia Taurianova, sempre e comunque per il bene comune: nel solco dell’onesta’ e della legalità che mi hanno sempre distinto. Auspico, altresì, che la nuova amministrazione evidenzi quella trasparenza, attraverso il controllo degli apparati burocratici: gli stessi messi in discussione dalla relazione prefettizia e dalla sentenza del TAR del Lazio, ma che “curiosamente” hanno continuato, e continuano, a gestire uffici, progetti, personale e rapporti con l’utente a loro piacimento. Relativamente a quest’ultimo punto, appare anomalo “il mistero dell’Asilo Pontalto“, e le voci relative all’utilizzo improprio di una parte del cortile della stessa struttura. Non meno anomale sembrano apparire le indagini su di un progetto inerente l’attività del settore terzo, in cui si evidenzierebbe un chiaro conflitto di interesse! Gravi atti, questi – ovviamente se veritieri – che comunque non si sono verificati nella mia breve gestione amministrativa, ma nel corso di quella commissariale, e di questo dovrebbero essere informati i cittadini, affinchè possano valutare il livello di moralità professionale e personale assunto da chi è preposto alla vigilanza ed al rispetto delle leggi vigenti in nome e per conto della cittadinanza. Chiudo questo comunicato, ribadendo come la paradossale vicenda “condotta” ai danni dello scrivente – e all’immagine nazionale del mio caro paese – risulta cristallizzata nella relazione di fine mandato della commissione straordinaria. Essa si rivela come un resoconto di ordinaria amministrazione, ad opera di funzionari dello Stato durante una villeggiatura, piuttosto che figure istituzionali inviati nel tentativo di riportare la legalità in una cittadina che oggi, più che mai, appare vittima della malagiustizia, e non dall’opera della criminalità organizzata.
Domenico Romeo
( già sindaco di Taurianova )