banner bcc calabria

Il monastero della “Visitazione Santa Maria” a Taurianova

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Desidero innanzitutto ringraziare l’editore di Approdo news, per l’opportunità che mi offre di poter scrivere e offrire il mio pensiero e le mie ricerche, riconoscendo in questo servizio, una piccola “agorà”, di dialogo, di confronto e punto di riferimento per la piana di Gioia Tauro.

Nella tradizione religiosa di Taurianova, umilmente e nel nascondimento, c’è una presenza testimoniale significativa, orante e contemplativa, il Monastero della Visitazione, ordine religioso fondato da san Francesco di Sales (1567-1622) e da Santa Giovanna Francesca De Chantal (1572-1641). Sono sei le monache presenti, guidate dall’Abadessa Madre Maria Margherita, sul solco della spiritualità del dotto e umile vescovo di Ginevra, definito il santo della dolcezza e della pazienza che affermava: «Si prendono più mosche con una goccia di miele che con un barile di aceto», per ammonire le persone impazienti e ansiose.

Oggi, ricorre la memoria della fondatrice, Giovanna Francesca De Chantal, e per tal motivo, colgo da questo quotidiano, nel formulare gli auguri, ma anche un grazie per il servizio non solo contemplativo ma di carità che esse svolgono a Taurianova, nella chiesa locale e per tutti quelli che si rivolgono a loro, una presenza attiva e sociale nella comunità pianigiana.

Da una donna combattiva, di personalità forte, con una abilità organizzativa, quale era la De Chantal, unita alla spiritualità che confida nell’abbandono e alla fiducia nel Signore, si sono diffusi queste “oasi di preghiera”, del quale un altro monastero è presente nella vicina Reggio Calabria.
Il centro della spiritualità, che si rifà ai due fondatori, è il Sacro Cuore di Gesù, grazie alle rivelazioni private e riconosciute dalla chiesa, a Santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690), nel Monastero della Visitazione di Paray le Monial in Francia.

C’è un aneddoto importante nella vita della fondatrice, guidata spiritualmente prima da san Francesco di Sales e successivamente da san Vincenzo de’ Paoli, quello di aver saputo armonizzare alla vita di preghiera e contemplativa, l’assistenza ai poveri e agli ammalati, una esistenza integrata e coerente al vangelo.

A Taurianova è presente questa piccola comunità, una autentica testimonianza, che apre al pubblico nella celebrazione della messa feriale e festiva, guidata negli anni della sua istituzione da diversi cappellani. Le suore claustrali sono state definite da san Giovanni Paolo II, riferendosi anche ai monasteri di clausura maschile, il “parafulmine della chiesa”, perché la loro vita è vissuta nella profonda e costante unione col Signore, unita a quella della carità.

La santità, cammino e meta di ogni credente, è nella preghiera, rimanendo nel mondo, tuttavia nella vita claustrale, c’è una immolazione per il bene delle anime. La vita monastica è guardata sovente dall’esterno con un certo sospetto, per aver dimenticato un bene importante, l’eternità, un orizzonte oggi scomparso e depotenziato, che anime belle e dedite al Signore ci ricordano a noi smemorati e preoccupati per le faccende del mondo.