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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

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Il mondo dei mondi: “Nessun alloggio popolare assegnato” Critiche all'Amministrazione Falcomatà

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Nessun alloggio popolare assegnato. *È questo il bilancio a*
*centodieci **giorni
**dall’approvazione *in Consiglio comunale *della** delibera *(nr 3 del 10
febbraio 2017) sul ripristino delle condizioni di legalità degli alloggi
Erp.

Nonostante le aspettative e qualche passo in avanti, il *settore degli
alloggi popolari **resta ancora bloccato*. Non si placa invece il *disagio
abitativo* che continua ad affliggere le famiglie reggine.

Nei prossimi giorni altri nuclei familiari si ritroveranno senza una casa
e, se non ci saranno novità, dovranno vivere con i propri figli per strada
o nell’abitacolo di un’autovettura.

Una realtà inaccettabile, ancor di più in una città come Reggio dove i vani
realizzati superano gli abitanti di oltre 40 mila unità e ben 3 mila
edifici risultano completamente inutilizzati (dati Osservatorio sul disagio
abitativo – Prof. A. Ziparo).

A queste famiglie saranno date risposte concrete o dovranno ancora
attendere? E quanto durerà ancora la negazione del loro diritto
fondamentale alla casa?

Centodieci giorni sono un’eternità per chi è senza una casa o rischia di
perderla.

Centodieci giorni sono un tempo sufficiente *per raggiungere qualche
risultato, per dare delle risposte alle famiglie che si trovano in
situazioni di estremo disagio abitativo.

Dopo quasi quattro mesi, invece, siamo qui a chiederci *qual**e sia**
l’esito* *delle** verifiche che l’assessorato alle politiche della casa
doveva condurre con tre informatici della società Recasi*. *Quali risultati
sono stati raggiunti fino ad oggi?

Certo è che il tempo scorre, ed è un tempo preziosissimo per chi è senza
alloggio, come è facile intuire a chiunque. A partire dal 28 febbraio scorso,
l’*associazione Un Mondo di Mondi*, per collaborare nelle azioni di
verifica, ha trasmesso via pec all’assessora A. Marcianò ed al dirigente M.
Romano l’*elenco di 75 alloggi popolari che risultano non abitati.* Fino ad
oggi però non si è avuto alcun riscontro in merito.

Secondo il testo della delibera, la Consigliera delegata ai beni
confiscati, l’Assessora alle politiche della casa ed il Dirigente del
servizio Erp avrebbero dovuto verificare quante *abitazioni confiscate *potessero essere destinate ad alloggi popolari. Perché neppure questa
importantissima verifica è stata effettuata?

Perché invece si preferisce assegnare gli alloggi confiscati alle
associazioni o impegnarli per progetti di housing sociale, quando centinaia
di famiglie da gennaio 2012 hanno vinto un bando comunale e attendono
l’assegnazione di alloggi popolari?

Anche l’*atteso regolamento dell’articolo 31 della l.r. 32/1996,* previsto
dalla delibera per consentire le assegnazioni in deroga in modo trasparente,
non è stato ancora presentato in Consiglio comunale.

La delibera prevedeva anche che il Sindaco provvedesse a proporre al
Consiglio Regionale l’abrogazione del comma 7 bis dell’articolo 59/ter
della legge regionale nr 32/1996 che sottrae le risorse delle alienazioni
al settore della politica degli alloggi popolari. Non risulta, ad oggi,
che il Primo cittadino lo abbia fatto.

Ci chiediamo inoltre: quando si provvederà ad invitare la Giunta regionale
ad approvare il piano di interventi previsto dall’articolo 3 bis della
legge regionale nr 8 del 1995?

Per ora l’unica *azione **portata a termine* è quella dell’*inserimento nel
bilancio di previsione della somma necessaria per le manutenzioni degli
alloggi popolari *derivante dalle entrate dei canoni degli stessi alloggi.
Nel bilancio di previsione triennale (2017-2019) è stata prevista la somma
complessiva di 2,8 milioni di euro per tre anni e 1,3 milioni per
l’anno in corso.

*Auspichiamo che l’Assessorato alle politiche della casa renda
pubblici i tempi per l’utilizzo delle somme, i criteri ed il piano *che
saranno applicati per la ristrutturazione degli alloggi comunali.

Nelle prossime settimane alcune famiglie si troveranno senza un tetto,
crediamo
quindi sia doveroso che l’Amministrazione Comunale si faccia carico del
disagio di queste persone, trovando delle soluzioni abitative. Per queste
situazioni di emergenza si potrebbe considerare la possibilità di assegnare
alloggi che necessitano di essere ristrutturati, ma che garantiscono una
sufficiente abitabilità, come pure l’affitto di alloggi privati,
utilizzando il finanziamento di 1,3 milioni di euro destinato al settore
erp.

Rimane aperta anche la questione ex Polveriera. Si è appreso in questi
giorni dell’avvio di un intervento di bonifica, ma nulla trapela sulla
sorte delle famiglie che dal 1960 sono ghettizzate nella baraccopoli.

Non è trascurabile inoltre la necessità di assegnare alle famiglie che
hanno diritto degli alloggi in condizioni di inclusione sociale, a garanzia
del diritto fondamentale ad un alloggio adeguato. Ulteriori assegnazioni
nei ghetti di case popolari rappresenterebbero un grave errore dalle
conseguenze prevedibili.

*Dopo centodieci giorni di aspettative, fiducia e speranza, urgono
risposte.

 

Cristina Delfino- Giacomo Marino – Direttivo Un Mondo Di Mondi*

*Avv.to Nicola Santostefano per il Movimento Reggio Non Tace*

*Osservatorio sul Disagio Abitativo *

*Avv.to Francesco Nucara – presidente Associazione ANCADIC