Il movimento social Fiamma Tricolore si mobilità per i Marò
redazione | Il 12, Set 2014
Al Piazzale Porto di Reggio Calabria un presidio a sostegno dei due fucilieri
Il movimento social Fiamma Tricolore si mobilità per i Marò
Al Piazzale Porto di Reggio Calabria un presidio a sostegno dei due fucilieri
Riceviamo e pubblichiamo:
Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore si mobilità per sensibilizzare l’opinione pubblica, per lanciare un monito alle istituzioni e per non far addormentare la coscienza di quella parte di cittadinanza che sta marcendo nell’ozio, in merito alla vicenda che vede prigionieri in India i due Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. E’ dal 15 febbraio 2012 che i nostri fucilieri sono prigionieri in India e i vari Governi in Italia che si sono succeduti, Monti, Letta e Renzi, non sono stati in grado di dare voce in capitolo a una Nazione come l’Italia. Sola aria fritta, sino a oggi, anche da parte di ONU e UE, che a parte qualche esternazione in favore dell’Italia non hanno preso ancora provvedimenti di alcun tipo contro il Governo indiano, anzi, hanno perso solo tempo chiedendo pareri e destra e manca. Nonostante la difesa legale dei due Marò sostenga che la giurisdizione sui fatti contestati ai militari italiani appartiene all’Italia poiché gli stessi sono avvenuti in acque internazionali su una nave battente bandiera italiana ed essendovi coinvolti militari italiani facenti parte del nucleo militare di protezione della nave operanti nell’ambito di un’operazione antipirateria raccomandata da norme internazionali; fatti che quindi rientrerebbero nell’ipotesi di “incidente di navigazione” avvenuto in acque internazionali secondo quanto previsto dall’art. 97 della Convenzione di Montego Bay. Tale norma prevede, infatti, che «in caso di abbordo o di qualunque altro incidente di navigazione nell’alto mare, che implichi la responsabilità penale o disciplinare del comandante della nave o di qualunque altro membro dell’equipaggio, non possono essere intraprese azioni penali o disciplinari contro tali persone se non da parte delle autorità giurisdizionali o amministrative dello Stato della bandiera». Strettamente legata alla possibilità di invocare la giurisdizione esclusiva italiana è la questione della posizione della nave al momento dell’incidente, a 33 miglia nautiche dalla costa del Kerala, e quindi in acque internazionali. Oltretutto il 1° settembre 2014, il marò Massimiliano Latorre, colto da un malore, è ricoverato nel reparto di neurologia di un ospedale di New Delhi per un’ischemia transitoria. Anche qui lo Stato italiano è stato completamente incapace di gestire la situazione, lasciando nelle mani del governo indiano la scelta di temporeggiare ancora in merito alla decisione di un possibile rientro che consentirebbe al marò di ricevere le cure in Italia. Auspichiamo che il governo indiano rispetti i trattati internazionali e faccia rientrare in Italia i due marò. Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore invita tutta la cittadinanza a prendere parte al presidio a sostegno dei Marò, che si terrà al Piazzale Porto di Reggio Calabria, adiacente all’edificio della Guardia Costiera.
Movimento Sociale Fiamma Tricolore Federazione di Reggio Calabria