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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Il Narcisismo: un disturbo della personalità Intervista alla Dottoressa Iva Marino, esperta criminologa siciliana

Il Narcisismo: un disturbo della personalità Intervista alla Dottoressa Iva Marino, esperta criminologa siciliana
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di Roberta Strano

Ho avuto il piacere di intervistare la dott.ssa Iva Marino su una tematica interessante e che merita di essere approfondita.
Oggi la società è “traumatizzata”, per una serie di motivi. Il trauma, com’è noto, ha una dinamica che coinvolge i singoli individui o gruppi di individui e spesso la società intera.
Inoltre stiamo assistendo, ormai da alcuni anni, ad una marcata difficoltà a costruire e mantenere legami affettivi significativi, poiché si va nella direzione di una sempre maggiore fragilità narcisistica individuale.

1) Cosa si intende per disturbo narcisistico di personalità (NPD) ?

E’ un disturbo di personalità molto complesso, i tratti distintivi che lo caratterizzano ruotano intorno a 3 punti fondamentali:
a) L’idea grandiosa di sé ;
b) Il costante bisogno di ammirazione ;
c) La mancanza di empatia e senso di colpa.

2) I narcisisti tendono a considerarsi migliori degli altri, amplificando le proprie capacità ed i propri successi perché si sentono unici?

Spesso appaiono presuntuosi e si sentono “speciali” da credere di meritare trattamenti speciali. Si tratta di un’attitudine ad attribuire a se’ stessi un valore di esclusivita’, a promuovere selettivamente i propri bisogni, a nutrire forti attese di realizzazione e successo. Essi hanno la costante necessita’ di essere ammirati dagli altri, che vengono idealizzati o svalutati a seconda che riconoscano o meno il loro status di persone uniche e speciali. Spesso un amico o conoscente, puo’ essere idealizzato dal narcisista se lo riconosce unico, intelligente, capace, ecc. Viceversa, denigrato o svalutato, se mette in dubbio le capacita’ del narcisista o non lo ammira.

Trattiamo un argomento che interessa le famiglie…

3) Spesso i genitori sopravvalutano i figli ciò può farli crescere baby-Narciso?

Spesso la tendenza dei genitori a credere il proprio bambino superiore agli altri, mitizzandone idee e comportamenti, porta il piccolo non all’autostima ma al narcisismo è quindi meglio evitare confronti con altri bambini.
Recenti studi scientifici hanno dimostrato che se i genitori sono convinti che il proprio figlio sia “speciale” e “superiore” agli altri, si hanno buone probabilità che il piccolo diventi un narcisista.

4) La chiave del narcisismo è quindi il confronto con gli altri?

Certamente, infatti, un team di scienziati dell’Ohio State University e dell’università di Amsterdam ha scoperto che i bambini, con i punteggi più alti nei test per il narcisismo, ponendosi su un gradino più alto rispetto ai coetanei, avevano alle spalle genitori che li sopravvalutavano.
Questo atteggiamento dei genitori, assunto a fin di bene, è dirompente e non porta il bambino verso l’autostima.

5) Calore e stima diretti verso il bambino sono producenti?

Spesso i papà e le mamme ritengono che i loro bambini siano più speciali degli altri e sono convinti che i figli meritano molto dalla vita; ebbene “sopravvalutare” i propri figli, anche in buonafede, secondo Bushman, “è predittivo di narcisismo, non di autostima”.
Interventi di formazione possono insegnare ai genitori a esprimere affetto e apprezzamento verso i bambini, senza dire che sono superiori agli altri o destinati a particolari privilegi.

6) Come si inseriscono i bambini nella società di oggi spesso violenta?

I bambini e gli adolescenti sono l’anello debole della catena, in quanto essi, vivendo in una società violenta e dispersiva, hanno maggiore probabilità di subire traumi multipli che indeboliscono le loro identità con un possibile effetto futuro di “violenza” nella società di domani.

Biografia:

La Dott.ssa Iva Marino nasce nel cuore della Sicilia a Piazza Armerina (ENNA).
Ha una infanzia normale in una famiglia affettuosa e attenta, ma vive anche a casa di una zia che le insegna l’importanza di una vita morale e la fiducia nell’avvenire, fiducia che non le viene meno neanche dopo la morte del suo caro padre. Già da studentessa universitaria si mostra intollerante alle ingiustizie dei potenti, ma anche ai piccoli soprusi che nota nella vita di tutti i giorni. Ama leggere molto nel tempo libero, ma si accorge di essere attratta dalle letture dei romanzi polizieschi e in particolare da quelli in cui il protagonista era il famoso commissario Maigret.
Una sera, in casa di amici, le chiesero perché proprio Maigret? La risposta fu immediata: <perché attratta dal metodo investigativo del Commissario> basato “nell’immergersi nelle atmosfere dei luoghi in cui i delitti venivano commessi e nell’immedesimarsi e cercare di comprendere la personalità e l’umanità dei diversi personaggi di un caso criminale, sino al punto, talora, di arrivare a giustificare il loro comportamento e a cambiare la sorte a cui sarebbero andati incontro”. La personalità e l’umanità del Maigret e dei diversi personaggi affascina Iva Marino che non si limita soltanto a leggere il libro, ma si sforza ad indovinare l’assassino valutandone la personalità attraverso la lettura.
Da vera siciliana, particolarmente attenta ai problemi della società civile, riflette sul fenomeno dilagante del narcisismo e sul ruolo svolto dalla donna nella società attuale. Trasferitasi a Palermo viene invitata, come relatrice, in vari Convegni e Conferenze che le consentono di trattare la “Fenomenologia delle relazioni patologiche”, la“Violenza alle donne”, lo “Stalking”, la “Vittimologia”, la ”Psicologia della personalità”, la “Devianza minorile” e l’ “Emarginazione” manifestando una grande sensibilità all’ascolto e ai bisogni degli emarginati.
Esperta in Scienze Forensi e Criminologiche mostra particolare attenzione alle Scienze Criminali osservando che molti fatti e atteggiamenti rientrano nei modi di agire della società moderna, oggi più che mai narcisista, che si distingue per i nuovi fenomeni di aggressività e comportamenti psicopatologici che stanno alla base della condotta persecutoria e che creano la dicotomia fra narcisismo e perversione. La Marino però ribadisce che bisogna distinguere tra “Narcisismo sano” che indica tutti gli aspetti normali degli atteggiamenti che le persone hanno verso se stessi (autostima, preoccupazione per la propria salute, senso di autoconservazione) e “Narcisismo patologico” ossia la difficoltà nelle relazioni sociali e oggettuali compresa l’incapacità di amare e di donarsi.
Il narciso tratta gli altri come oggetti da usare, incurante dei loro sentimenti, mostra spesso indifferenza e diritto di alterità. Iva Marino pone particolare attenzione al comportamento dei genitori nei confronti dei figli ancora bambini, infatti afferma che nel caso in cui credono che il proprio figlio sia “speciale” e “superiore” agli altri, si hanno buone probabilità che si possa far crescere un baby-narciso senza autostima.

Titoli conseguiti:
Esperto in Scienze Forensi e Criminologiche;
Esperto in Scienze delle Persecuzioni-Diossologia;
Esperto nella Valutazione dello Stress Lavoro Correlato;

Ha rilasciato parecchie interviste a quotidiani, tra cui recentemente:
09/05/2014 Giornale di Sicilia: “Stalking in crescita. Condizionati da modelli di femminilità stereotipata che eclissano l’emancipazione”, di J. Trovato.
26/10/2014 Meridion New: “Femminicidio e maschicidio” seminario a Enna per i giornalisti, di Ivan Scinardo.
01/01/2015 Korazym. Org.: “L’equilibrio umano tra cultura e religioni”, di M. Nasca
Recentemente e’ stata a New york e ha partecipato alla “ 7 Th International Attachment Conference”.
Svolge attività di ricerca in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo.