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TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

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Il poker in tv, storia di un successo sportivo Negli anni ’70 infatti si ebbe l’idea di organizzare un torneo di poker sportivo, tentando un approccio innovativo a un gioco fino ad allora essenzialmente ricreativo

Il poker in tv, storia di un successo sportivo Negli anni ’70 infatti si ebbe l’idea di organizzare un torneo di poker sportivo, tentando un approccio innovativo a un gioco fino ad allora essenzialmente ricreativo

Quando si pensa allo sport in TV, le immagini a venire in mente sono tendenzialmente sempre le stesse: partite di calcio, corse motoristiche, eventi sportivi di livello internazionale, oppure qualche exploit di particolare interesse, come nel recente caso del tennis e del trionfo italiano in coppa Davis. Raramente si pensa a sport più particolari, che magari siano stati popolari sul piccolo schermo per un periodo di tempo relativamente breve: per esempio il poker. Eppure c’è stato un periodo dove sembrava che qualsiasi canale televisivo si occupasse di poker sportivo: un momento storico di eccezionale popolarità, capace in qualche misura di oscurare il fatto che il poker sportivo, sia prima che dopo, sia sempre stata una disciplina amata e trasmessa.

Una storia che parte già dai primi periodi di grande diffusione del mezzo televisivo, in coincidenza con l’interpretazione sportiva del poker. Negli anni ’70 infatti si ebbe l’idea di organizzare un torneo di poker sportivo, tentando un approccio innovativo a un gioco fino ad allora essenzialmente ricreativo. I maggiori pokeristi del momento vennero invitati a un casinò di Las Vegas per quella che passò alla storia come la prima edizione delle World Series of Poker, appuntamento annuale ancora oggi rinnovato. Già dalla terza edizione le WSOP cominciarono a ricevere copertura televisiva, e negli anni ’80 i diritti per la loro trasmissione vennero acquistati dal canale CBS, che trasmise le partite proprio come un evento sportivo. È in questa fase che hanno cominciato a diffondersi alcune delle caratteristiche più celebri: per esempio il commento affidato a una coppia di commentatori, dei quali uno dalla spiccata preparazione tecnica, riprendendo le telecronache sportive.

Durante tutti gli anni ’90 il poker crebbe stabilmente in popolarità, vedendo i maggiori eventi trasmessi in televisione, ma fondamentalmente entro i confini statunitensi: è solo sul finire del decennio che, grazie alla rete, il poker sportivo gettò le basi per la sua esplosione di popolarità. Mentre infatti continuavano a perfezionarsi le formule delle trasmissioni televisive, allo stesso tempo il poker viveva un successo parallelo in rete: grazie ad alcuni exploit destinati a entrare nella storia dello sport, i tornei online organizzati da operatori professionisti come quelli di PokerStars sono in breve diventati la porta d’ingresso al professionismo per migliaia di semplici appassionati, che hanno contribuito con i loro risultati a tenere alto l’interesse per il poker sportivo. Il momento spartiacque è indubbiamente il 2003: un perfetto sconosciuto, Chris Moneymaker, vinse l’edizione delle WSOP alle quali aveva vinto l’accesso tramite un semplice torneo online. La favola dell’uomo comune che dal nulla trionfa nel più importante palcoscenico ha acceso un interesse senza precedenti per il poker, riflesso anche nell’improvviso aumento della sua copertura televisiva.

La metà degli anni 2000 è infatti costellata da trasmissioni in chiaro a tema pokeristico: inizialmente in seconda serata, per coprire gli eventi statunitensi, in breve approdarono alla prima serata trasmettendo una grande varietà di eventi. Addirittura cominciarono a sorgere canali tematici i cui palinsesti erano interamente dedicati al poker sportivo, coprendo dirette, best of e qualsiasi contenuto a tema. Una situazione che però, giunti al 2010, cominciava a mostrare segni di saturazione: se il poker online non ha mai rallentato la sua corsa non altrettanto poteva dirsi del poker in TV, sempre meno seguito. L’inevitabile conseguenza è stata prima il ridimensionamento delle trasmissioni, e poi la chiusura dei canali dedicati.

Quello che potrebbe sembrare un triste tramonto, in realtà, si è rivelato essere uno step necessario per far continuare il successo del formato televisivo del poker. Solo che, come in molti altri casi, il mezzo televisivo era ormai inadatto: ovvia conseguenza è stata quella di virare verso lo streaming, capace di sostituire le trasmissioni televisive per numerosissimi sport. Il poker non è stato da meno, e ancora oggi viene trasmesso in via praticamente esclusiva in streaming. I maggiori tornei, per esempio lo European Poker Tour, godono di coperture streaming integrali con commentatori che riprendono lo stile televisivo. Ma non solo: la versatilità dello streaming ha permesso di ampliare l’offerta di poker sportivo, includendo trasmissioni che sarebbero state impossibili col classico mezzo televisivo: per esempio trasmissioni amatoriali, con pokeristi di fama mondiale che sui propri canali trasmettono in streaming partite alle quali prendono parte o commentano altri incontri.

Insomma, ancora oggi il poker televisivo riscuote grande successo. Se le trasmissioni non sono più in TV, il formato odierno è ancora estremamente televisivo nel suo stile e nelle sue regole: un’eredità che testimonia l’enorme importanza della televisione nel successo del poker sportivo.