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Il popolo del centrosinistra lametino è con Tommaso Sonni

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Creare una “città comprensorio” che sia anche centro nevralgico dell’intera Calabria. É questa la scommessa del candidato a sindaco di Lamezia Tommaso Sonni e del suo movimento Città Reattiva che ieri martedì 17 marzo ha incontrato i cittadini presso il Teatro Grandinetti. Cittadini che hanno risposto in massa all’invito del nuovo movimento politico. Segno che la città ha davvero bisogno di proposte nuove e credibili, perché ormai delusa e disillusa dalla politica cittadina degli ultimi anni. “Mentre i diversi candidati di centrodestra puntano a trincerarsi dentro Lamezia noi proponiamo l’opposto: aprire la città agli altri, mettere Lamezia al servizio dei comuni limitrofi. Vogliamo creare una rete, una città metropolitana diffusa. Loro dicono che amano Lamezia. Ecco io invece dico che non la amo…così com’è”. Un cambio di passo, insomma, che ponga la città della Piana come centro nevralgico per il rilancio dell’intera regione. “Lamezia può diventare il centro di servizio della Calabria – ha aggiunto Sonni – Ma non voglio aspettare che ce lo riconosca la Regione, come ci raccontiamo da anni, siamo noi che dobbiamo proporre strategie e soluzioni”. Tutto questo attraverso la programmazione che per lungo tempo è mancata a Lamezia. Su questo solco si inseriscono le proposte del movimento politico del medico lametino, che vanno dal Piano della Salute, al Piano energetico comunali, dal progetto di smart city (che deve però fondarsi sul concetto di smart citizen) al Piano per la cultura. Tutte proposte programmatiche nate dal confronto con cittadini e addetti ai lavori e dal loro coinvolgimento nella realizzazione del programma amministrativo. Tutto questo però non potrà essere realizzabile senza la riorganizzazione dell’amministrazione e degli uffici comunali. Questa rappresenta il terzo asse della proposta di Sonni: “Nella nostra squadra ci sarà un assessore alla Programmazione europea e sicuramente l’assessore per la Città comprensorio. Ma prima di tutto va cambiato l’atteggiamento dell’apparato pubblico nei confronti della collettività. La riorganizzazione comunale è d’obbligo e deve avere come primo valore il rispetto del cittadino. L’idea di una struttura comunale al servizio del cittadino è di una delicatezza ma di una importanza straordinaria”.

Tommaso Sonni con il suo movimento Città Reattiva rappresenta un modo nuovo di fare politica a Lamezia Terme. Una politica fatta di ascolto, partecipazione e coinvolgimento nelle scelte. Sonni risponde alla richiesta degli elettori di centrosinistra di una proposta seria e lungimirante. Non a caso, questo nuovo approccio ha mandato in crisi il principale partito della coalizione, il Pd, portando dalla propria parte una buona fetta di iscritti ai democrat e dell’elettorato di centrosinistra. E non è nemmeno un caso che il Pd, consapevole della propria debolezza, cerchi di prendere ancora tempo sulle primarie, non escludendo la possibilità di farle saltare. “Noi siamo tolleranti ma non ci lasceremo trascinare all’infinito nella questione ‘primarie sì, primarie no’ – ha chiarito uno dei fondatori del movimento, Gioacchino Tavella – Noi le nostre primarie le abbiamo già vinte stasera grazie alla vostra folta partecipazione”.

Nel corso dell’incontro è intervenuto anche Francesco Scoppetta, ospite di Città Reattiva, che ha evidenziato come dietro la candidatura di Sonni non ci sia nessun potere forte o personaggio della vecchia politica: “Io sono qui e ci metto la faccia, per dire che dietro Tommaso non c’è nessuno. C’è solo la scelta della politica come servizio”.

In tempi di crisi e difficoltà economiche e sociali, ognuno di noi tende a preoccuparsi prima dei propri problemi che di quelli della comunità. Ecco perché Città Reattiva sente la responsabilità di non lasciare che i cittadini si rinchiudano nel loro orto. “Noi questo non possiamo permetterlo – ribadiscono dal movimento – Da cittadini facenti parte di una comunità abbiamo il dovere di impegnarci noi per primi affinché le cose possano cambiare. E Tommaso incarna perfettamente questo spirito. Perché per noi, partecipare alla vita pubblica significa mettersi al servizio della comunità”.